Russia, infezioni Hiv in aumento. Contagiate un milione di persone. Allerta Mondiali

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Giugno 2018 - 11:21 OLTRE 6 MESI FA
Russia, infezioni Hiv in aumento. Mancano prevenzione e controlli

Russia, infezioni Hiv in aumento. Mancano prevenzione e controlli

MOSCA – Nell’anno dei Mondiali è allarme in Russia per la diffusione di casi di Hiv e Aids, in un Paese in cui solo un malato su tre ha accesso alle cure. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Nella Federazione russa non ci sono campagne di prevenzione e ogni anno i casi aumentano del 10% secondo i dati di Unaids, l’agenzia Onu che si occupa di Hiv e Aids.

Secondo le stime di UNAIDS tra il 2010 e il 2015, mentre in Europa occidentale e Nord America le infezioni diminuivano del 9%, in Russia si sono concentrate oltre l’80% delle nuove infezioni da Hiv di tutta l’Europa dell’Est e Asia centrale, e il Paese ha respinto l’assistenza del Fondo globale per la lotta all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria, e ha rifiutato di adottare strategie scientificamente provate per rallentare la diffusione del virus tra le persone che assumono droghe.

Come ha spiegato al Corriere della Sera Silvia Nozza, infettivologa dell’Ospedale San Raffaele di Milano, “il problema della mancanza di prevenzione è molto sentito. L’Hiv viene ancora considerata un’infezione confinata a gruppi di persone, gay e tossicodipendenti, benché si diffonda in tutta la popolazione. Non ci sono campagne di prevenzione e per alcuni, come i gay, sono vietate per legge dal 2013. C’è un notevole consumo di sostanze stupefacenti per via endovenosa e nelle categorie a rischio è aumentata anche la presenza di depressione, a seguito del clima di isolamento sociale: questo, a cascata, facilita ulteriori comportamenti a rischio”, sottolinea la dottoressa Nozza.

Inoltre molte persone sieropositive non sanno di esserlo e quindi si fanno vettori inconsapevoli. Tra chi, invece, sa di avere contratto il virus è scarso l’uso di farmaci antiretrovirali, oppure spesso si usano farmaci di vecchia generazione. In questo modo si aumenta la possibilità che il virus sviluppi delle resistenze al trattamento.