Sanità, visita non urgente? Aspetti fino a 2 anni a Udine…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Luglio 2014 - 23:13 OLTRE 6 MESI FA
Sanità, visita non urgente? Aspetti fino a 2 anni a Udine..

Sanità, visita non urgente? Aspetti fino a 2 anni a Udine..

ROMA – Almeno 667 giorni per una visita dal chirurgo vertebro-midollare, 532 giorni per una visita endocrinologica. Questi i tempi di attesa all’ospedale universitario Santa Maria della Misericordia di Udine per le prestazioni mediche allo scorso 30 giugno. Alessandra Ceschia sul Messaggero Veneto spiega che la situazione non è migliore per le altre visite e che i tempi di attesa restano decisamente lunghi.

La Ceschia scrive:

“Scorrendo l’elenco si scopre che non sono poche le prestazioni che hanno subito un allungamento dei tempi di attesa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tanto per fare quattro conti, per esempio, basta dire che per ben 16 prestazioni, fra visite e accertamenti diagnostici, superano l’anno di attesa e che 142 su 620 prestazioni complessive hanno tempi superiori ai cento giorni”.

Tempi di attesa che passano da 113 a 118 giorni per una visita cardiologica, mentre

“per chi si deve sottoporre a un Ecg con l’Holder visto che oggi l’attesa è di 100 giorni e fino a lo scorso anno ne bastavano la metà, per gli Holder elettivi ce ne vogliono 130 a fronte dei 98 del 2013. Numeri alti anche per l’Ecocardiografia dopplergrafia cardiaca a riposo per scompenso, che richiede 178 giorni (nel 2013 ne bastavano 21), ce ne vogliono 157 per una visita cardiologica delle aritmie (88 lo scorso anno) e ben 378 per una visita cardiologica per ischemia, ovvero più del doppio di quanto ci voleva nel giugno precedente. Per una visita cardiologica per patologia valvolare inoltre sono previsti 377 giorni (84 nel 2013). Altri 336 giorni occorrono per una visita cardiologica in programmata (331 nel 2013)”.

Reparto che vai, liste infinite che trovi:

“651 giorni per l’agopuntura, (141 nel 2013) 448 per quella prioritaria, 414 per le infiltrazioni paravertebrali e punti trigger (erano 87 in precedenza), 392 per le infiltrazioni e punti trigger in prioritaria (in passato ne bastavano 3). In medicina trasfusionale si arriva a 437 giorni per una visita con un aumento dell’attesa di 76 giorni e si supera i 200 giorni per un ecocolor doppler agli arti venosi in programmata (224 giorni a fronte di 78) e per l’eco color doppler ai tronchi sovraortici (247 a fronte di 52)”.

Per un intervento ambulatoriale l’attesa è di 305 giorni, contro i 21 giorni del 2013, e in gastroenterologia non va meglio:

“per una colonscopia non prioritaria servono 265 giorni, mentre per la esofagastroduodenoscopia 258. Ma se poi ci si accorge di aver bisogno di un intervento chirurgico ambulatoriale l’attesa può salire fino a 490 giorni (erano 388 già lo scorso anno)”.

Solo la mammografia rappresenta un’eccezione:

“370 giorni per la mammografia bilaterale e monolaterale in secondo accesso (erano 408) e 366 per i primi accessi (erano 402)”.

E se ne 2013 “bastavano” 137 giorni per un certificato patente, adesso il paziente munito di infinita pazienza ne dovrà attendere 233.