Sigarette elettroniche, terza vittima negli Usa: una sostanza sospettata delle malattie polmonari

di admin
Pubblicato il 6 Settembre 2019 - 20:41 OLTRE 6 MESI FA
Sigarette elettroniche, terzo morto in Usa

Sigarette elettroniche, allerta negli Usa (Foto archivio ANSA)

ROMA – Terza vittima negli Stati Uniti per l’uso di sigarette elettroniche e l’allarme si fa sempre più serio. Le autorità sanitarie ora hanno una prima sostanza sospettata di aver provocato le malattie polmonari che hanno portato alla morte di tre persone. Si tratterebbe di un additivo alimentare che non è stato testato per l’inalazione, secondo quanto dalle autorità di New Tork.

L’allarme per le malattie polmonari associate allo “svapare” è stato lanciato dalle autorità sanitarie in 33 Stati e i casi potrebbero essere al momento 450, di cui tre mortali, ben il doppio delle stime rilasciate nei giorni precedenti. La terza vittima è deceduta nello stato dell’Indiana, mentre le altre due sono state segnalate nell’Oregon e in Illinois.

Intanto le prime analisi hanno portato a un “sospettato” per l’improvviso dilagare di malattie polmonari associate all’e-cig: si tratta dell’acetato di vitamina E, un additivo alimentare che si trovava in almeno un prodotto utilizzato da tutte le persone che si sono ammalate nello Stato. 

La sostanza, comunemente usata come supplemento nutrizionale, non è approvata per l’uso nei prodotti da inalare e non è stata studiata la sua eventuale pericolosità se respirata. Mentre è innocua per ingestione e contatto con la pelle. L’acetato è stato trovato nei liquidi a base di marijuana, mentre era assente in quelli normali a base di nicotina.

Anche l’Fda, riporta il Washington Post citando una fonte anonima all’interno dell’agenzia, sta indagando sull’eventuale coinvolgimento della sostanza in casi che si sono verificati nel resto del paese. “Chiunque usi sigarette elettroniche non dovrebbe utilizzare prodotti non regolati comprati ‘per strada’ – avverte il comunicato dello stato di New York – non sono testati e potrebbero contenere sostanze pericolose. Gli utenti non dovrebbero modificare i prodotti per svapare o aggiungere sostanze non previste dai produttori”. (Fonte ANSA)