Tisane, quali fanno dormire meglio: camomilla, valeriana e melissa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Marzo 2017 - 14:22 OLTRE 6 MESI FA
Tisane, quali fanno dormire meglio: camomilla, valeriana e melissa

Tisane, quali fanno dormire meglio: camomilla, valeriana e melissa

ROMA – Quali sono le tisane che fanno dormire meglio? Nella Giornata del Sonno, che cade proprio il 17 marzo, si ricorda l’importanza delle tisane che riescono a far addormentare e che possono interagire con alcuni farmaci, amplificandone l’effetto. Camomilla, valeriana, melissa e biancospino sono ottime alleate per chi cerca di fare una sana dormita.

Angela Nanni sul Corriere della Sera scrive che le tisane sono un rimedio antichissimo e il primo utilizzo risale al 3500 avanti Cristo, quando gli indiani conoscevano già le proprietà medicinali delle piante e i loro effetti sulla salute umana. Marco Biagi, docente di fitoterapia all’Università degli Studi di Siena e di Modena e Reggio Emilia, ha spiegato:

“Tecnicamente la tisana è una preparazione estemporanea ottenuta per estrazione con acqua di una pianta sminuzzata o, molto più comunemente, di una miscela di piante.  La tisana si può ottenere per infusione delle specie in acqua bollente(come nel caso del comune tè o della camomilla), lasciando in infusione a fuoco spento per 5-10 minuti, meglio coprendo per non disperdere le sostanze volatili rilasciate dalla droga stessa, oppure per decozione delle specie, quindi mantenendo l’ebollizione per 15-20 minuti, procedimento utile nel caso di droghe coriacee come cortecce o semi”.

Da sempre associate al relax e al benessere, ci sono piante in grado di conciliare il sonno e aiutare a dormire meglio:

“Per quanto riguarda le tisane che conciliano il sonno, per chi ha problemi di addormentamento o risvegli notturni, le più utili sono sicuramente quelle che vedono fra gli ingredienti principali la radice di valeriana o le infiorescenze della camomilla. La valeriana veniva utilizzata come sedativo già da Galeno, ma una ampia letteratura clinica e sperimentale oggi ha dimostrato come alcuni dei suoi componenti hanno un meccanismo d’azione molto simile a quello delle benzodiazepine (fra i farmaci di sintesi più usati per favorire il sonno). Anche per la camomilla l’utilizzazione a fini medici si perde nella notte dei tempi:

«L’azione, anche in questo caso, è legata ad un meccanismo benzodiazepino simile- spiega ancora il dottor Biagi- Le foglie di melissa, invece, contengono olio essenziale e derivati cinnamici e il loro utilizzo consente anche di ottenere un effetto positivo sulla sintomatologia ansiosa a livello di stomaco e intestino grazie alla contemporanea attività sedativa e rilassante la muscolatura liscia. Fiori e foglie di biancospino, infine, sono indicati per l’ansia con sintomatologia cardiaca come le palpitazioni; questo perché il biancospino ha effetto sedativo, ma anche efficacia nel ridurre la frequenza cardiaca. Vista la complessità delle azioni farmacologiche dei principi attivi contenuti nelle specie utilizzate per la preparazione delle tisane è bene ribadire, ancora una volta, come non siano affatto esenti da effetti collaterali: le preparazioni a base di queste specie, infatti, possono potenziare gli effetti sedativi dell’alcol o delle benzodiazepine»”.