Alzheimer, Parkinson e intelligenza artificiale: l’Obama brain map

Pubblicato il 19 Febbraio 2013 - 13:03| Aggiornato il 14 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Trovare una cura per l’Alzheimer e il Parkinson, sviluppare sofisticate intelligenze artificiali e capire meglio il cervello dell’uomo. Questo è l’obiettivo del “Brain Activity Map project” lanciato da Barack Obama negli Stati Uniti. Il progetto, che segue la strada del Progetto Genoma, costerà 3 miliardi di dollari.

Molte agenzie federali, assieme a fondazioni private, aiuteranno un team di neurologi e ‘nanoscienziati‘ nei loro sforzi di portare avanti la conoscenza dei miliardi di neuroni presenti nel nostro cervello, per capire meglio come funziona la nostra percezione sensoriale e in ultima analisi il nostro stato di coscienza.

La mappatura del cervello coinvolgerà dunque strutture come i National Institutes of Health, la Defense Advanced Research Projects Agency che aveva creato internet, la National Science Foundation, più gruppi privati come lo Howard Hughes Medical Institute di Chevy Chase e l’Allen Institute for Brain Science di Seattle.

L’obiettivo del progetto sarà quello di acquisire nuovi sviluppi scientifici e tecnologici per trovare nuove terapie per malattie gravi come l’Alzheimer e il morbo di Parkinson, ma anche patologie come l’autismo e la schizofrenia. Inoltre, ci si augura di porre le basi per nuovi studi più avanzati nel campo dell’intelligenza artificiale.

I dettagli della spesa a carico delle casse dello Stato non sono ancora chiari, tenuto conto del difficile stato della finanza pubblica americana. Dalle prime stime il costo dovrebbe aggirarsi sui 300 milioni di dollari l’anno, cioè almeno 3 miliardi per la durata del progetto. Tuttavia, Obama è determinato ad andare avanti. Nel suo ultimo discorso sullo Stato dell’Unione Obama ha dedicato a questa materia appena poche frasi, ma molto indicative, citando la ricerca sulla mente umana un esempio di come il governo ”dovrebbe investire nelle idee migliori”.

Obama ha detto: ”Ogni dollaro investito nella mappatura del genoma umano ha fruttato 140 dollari all’economia americana. Oggi i nostri scienziati stanno mappando la mente umana per dare risposte a malattie come l’Alzheimer. Stanno scoprendo medicine in grado di rigenerare tessuti e organi, stanno elaborando nuovi materiali per produrre batterie 10 volte più potenti. Ora è il momento di andare a fondo in questi investimenti in scienza e innovazione che creano tanti posti di lavoro”.

Il precedente a cui rifarsi è appunto il Progetto Genoma. Costato 3,8 miliardi di dollari, il progetto part’ negli anni ’80 e raggiunse il suo obiettivo, cioè la mappatura genetica umana completa di tutto il Dna, nell’aprile del 2003. Secondo le stime del governo federale, già nel 2010 quella scoperta rese allo stato 800 miliardi di dollari.