Arbot cura caviglie, Wristbot polsi, un altro scava tunnel: Io Robot è realtà

Pubblicato il 11 Aprile 2013 - 12:41 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – C’è Wristbot che riabilita il polso, Arbot che ti ripara la caviglia, HyQ che cammina e non cade, quello che fa l’operaio per lavori di precisione, quello che opera i pazienti meglio di un chirurgo: i robot sono in mezzo a noi. Come in un libro di Isaac Asimov e tanto che a Genova si tiene una fiera di due giorni dove si incontrano progettisti di robot e imprenditori. Una versione italiana del RoboBusiness americano, arrivato alla sua ottava edizione.

L’evento nasce dal fatto che, sempre di più, i robot vengono utilizzati in qualsiasi ambito, e al posto dell’uomo, perché in alcuni casi possono arrivare là dove l’uomo non può. Pensiamo anche al nostro quotidiano: ci sono microrobot nelle nostre cucine, nelle nostre auto, nelle nostre case. E spesso ci sostituiscono.

I robot vengono usati per la produzione agroalimentare; in ambito sanitario, dall’assistenza remota alla chirurgia, alla riabilitazione e alla protesica. Ce ne sono altri usati per fare gli interventi di sicurezza negli impianti nucleari, oppure sotto il mare, a scavare tunnel in profondità, o impiegati nel salvataggio dopo i terremoti.

Come scrive La Stampa, tra i robot c’è:

Arbot, per riabilitare la caviglia, e Wristbot, per il polso, che misurano il recupero del paziente e adattano l’esercizio; CompAct, studiati per collaborare in modo sicuro con gli uomini nel settore manifatturiero dove la differenziazione dei prodotti richiede soluzioni flessibili (Matteo Laffranchi); Hydraulic Quadruped ha i quattro arti mossi da attuatori idraulici in acciaio che gli danno molta forza mettendolo in grado di compiere movimenti precisi e veloci, riconoscendo lo stato del terreno adeguando il passo per raggiungere tutti i luoghi pericolosi per l’uomo.