Hawking, Einstein del terzo millennio: “Computer stermineranno la razza umana”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Dicembre 2014 - 11:24 OLTRE 6 MESI FA
"Computer stermineranno la razza umana": parola dell'astrofisico Stephen Hawking

Stephen Hawking (Foto LaPresse)

LONDRA – “I computer stermineranno la razza umana“. A lanciare l’allarme non è l’ennesimo amante dei complotti, ma Stephen Hawking, il celebre astrofisico che proprio grazie alle macchine riesce a parlare nonostante sia paralizzato a causa sclerosi laterale amiotrofica, Sla.

Proprio l’uomo dal quoziente intellettivo pari a quello di Albert Einstein e che all’università di Cambridge occupa la prestigiosa cattedra che fu di Isaac Newton, mette in guarda il genere umano dalle intelligenze artificiali sempre più sofisticate durante la presentazione al Savoy Hotel di Londra del nuovo software Intel che gli permetterà di comunicare più velocemente.

Enrico Franceschini su Repubblica scrive:

“Il nuovo sistema ideato dalla Intel permette a Hawking di operare dieci volte più rapidamente sul computer (se finora impiegava 3 minuti per aprire un documento, adesso gli bastano 10 secondi) e di parlare due volte più in fretta. “Posso scrivere più rapidamente e parlare più facilmente, un miglioramento che mi cambia la vita”, ci dice con la sua caratteristica voce metallica.

Poi aggiunge con un mezzo sorriso: “Grazie”, rivolto alla donna che gli sta accanto, Lama Nachman, ingegnere, palestinese, curatrice del progetto. Da gennaio la Intel metterà il nuovo software gratuitamente a disposizione di ricercatori e accademici: potrà essere utilizzato dai 3 milioni di persone affette da malattie del motoneurone e tetraplegia nel mondo”.

Nonostante l’innegabile contributo della tecnologia alla sua sopravvivenza e capacità di comunicare, Hawking lancia un messaggi preciso:

“L’intelligenza artificiale finirà per svilupparsi da sola e crescere a un ritmo sempre maggiore. Gli esseri umani, limitati dalla lentezza dell’evoluzione biologica, non potranno competere con le macchine e un giorno verranno soppiantati. I computer raddoppiano velocità e memoria ogni 18 mesi. Il rischio è che prendano il potere”.

E anche l’uso di internet preoccupa il moderno Einstein:

“Bisognerebbe che le aziende informatiche facessero di più per evitare che il web diventi il centro di comando e controllo del terrorismo”, un pericolo recentemente citato dal capo dei servizi di spionaggio elettronici britannici. Ma osserva che “la difficoltà è farlo senza sacrificare la libertà e la privacy “, ovvero senza trasformare lo stato in un Grande Fratello che spia tutto ciò che facciamo online”.