Downburst, la colonna d’aria fredda che precipita al suolo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Agosto 2017 - 11:07 OLTRE 6 MESI FA
Downburst, la colonna d'aria fredda che precipita al suolo

Downburst, la colonna d’aria fredda che precipita al suolo

ROMA – Il cielo diventa nero, la temperatura crolla e la pioggia inizia a cadere copiosa, con violente raffiche di vento. Questo fenomeno si chiama downburst e può provocare tantissimi danni, basti prendere ad esempio quelli provocati a Jesolo, sull’Adriatico. A generare il potente fenomeno meteorologico è l’arrivo di una colonna d’aria fredda che cade velocemente e si abbatte al suolo.

Giovanni Caprara sul Corriere della Sera scrive che in pratica la nube scende precipitosa, di pochi secondi al minuti, e con una violenza inaudita:

“In particolare si tratta di una corrente fredda molto intensa che può durare diverse decine di secondi, talvolta un minuto, e si manifesta con raffiche continue e venti che possono raggiungere velocità di svariate decine di chilometri orari, arrivando anche intorno ai 200 chilometri orari. Qualche volta sono scambiate per trombe d’aria o piccoli tornado, ma qui l’aria non ha fenomeni di rotazione.

Quando si verifica?
I downburst — come spiega Massimiliano Pasqui dell’Istituto di bioclimatologia del Cnr — possono essere abbastanza frequenti e sono legati all’intensità del temporale: più è forte, più si creano le condizioni ideali perché si generino. Quando un fronte temporalesco porta la grandine, ad esempio, vuol dire che è probabile lo scatenarsi di downburst perché l’energia in gioco è molto elevata con differenze di pressione molto alte tra l’interno e l’esterno della nube. Associate ai venti, inoltre, ci sono generalmente piogge. Queste raffiche verticali proiettate verso il suolo sono, tra l’altro, fonte di preoccupazione nelle zone aeroportuali perché presentano seri pericoli per gli aerei in fase di decollo o atterraggio. Gli effetti, in ogni caso, sono sempre devastanti”.

Massimiliano Pasqua ha poi aggiunto che il clima sta cambiando, e gli ultimi fenomeno meteorologici ne sono la prova:

“Sì, in modo sembra abbastanza deciso e favorevole. Oggi e domani ci saranno ancora temporali soprattutto nelle regioni settentrionali e saranno talvolta anche abbastanza intensi — nota l’esperto del Cnr —. Però l’anticiclone delle Azzorre si sta ricostituendo e quindi ci prepara un ritorno a condizioni più stabili. Sembra quindi allontanato lo spettro delle ondate di calore che hanno colpito la Penisola con temperature invivibili. L’estate 2017 rimane comunque da record anche se le statistiche sembrano fermarla alle spalle dell’infausto 2003. Abbiamo quindi attraversato una fase di clima estremo, come purtroppo sempre più spesso accade.

Quali sono le previsioni?
Il maltempo tenderà a spostarsi verso il Centro e il Sud ma già da domani dovrebbe iniziare a stabilizzarsi. Le temperature caleranno di sei gradi tornando ai valori della normalità stagionale. Ci potranno essere piogge sparse in alcune regioni ma l’avvio della settimana sarà all’insegna di un clima gradevole senza estremismi. La nuova fase climatica che si apre — dice Pasqui —, pur essendo caratterizzata dal bel tempo, non dovrebbe più offrire gli eccessi che abbiamo subito nei giorni scorsi. È ancora tuttavia presto per dire che, con le ultime piogge, l’estate sta finendo. La tendenza degli ultimi anni, infatti, è un’estensione della stagione estiva anche a settembre.”-