Eclissi solare 20 marzo in Italia: mezzo buio alle 10.30 da Milano a Roma

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Febbraio 2015 - 11:30 OLTRE 6 MESI FA
Eclissi solare parziale 20 marzo anche in Italia: quando e come osservarla

Eclissi solare parziale 20 marzo anche in Italia: quando e come osservarla

ROMA – Alle 10,31 del 20 marzo nel cielo di Roma sarà visibile solo mezzo Sole. Alle 10.32 a Milano invece meno del 40% della luce del sole illuminerà la città. Una eclissi solare parziale arriva il prossimo 20 marzo 2015 a oscurare metà del cielo dell’Italia e dei continenti nel nord del pianeta. Europa, Africa settentrionale  e Asia settentrionale, oceano Atlantico: questi i luoghi dove sarà visibile tra le 9 e le 12 del mattino lo spettacolare fenomeno astronomicocon il picco di oscuramento previsto in Italia tra le 10,29 e le 10,37.

L’eclissi è il fenomeno astronomico per cui Terra, Sole e Luna si allineano, con il risultato che il Sole o la Luna vengano parzialmente o totalmente oscurati dall’altro corpo celeste. Nel caso dell’eclissi solare parziale del 20 marzo la Luna si interporrà tra il Sole e il pianeta, oscurando in parte la stella del nostro sistema solare.

Il cono di ombra di questa eclissi interesserà l’emisfero boreale, cioè parte del nord del pianeta, e in particolare interesserà l’Europa, l’Africa e l’Asia settentrionali, tutto l’Atlantico settentrionale. Anche in Italia l’eclissi sarà ben visibile, condizioni meteo permettendo, tra le 9,40 e le 11, 45 del mattino del 20 marzo.

Il picco di oscuramento si avrà tra le 10.29 e le 10.37 e sarà differente in ognuna delle città italiane: a Roma ad esempio il sole verrà oscurato del 53% intorno alle 10,31, mentre a Milano il sole sarà oscurato del 64% intorno alle 10,32, mentre al sud città come Bari vedranno il picco tra le 10.36 e le 10.37.

Non resta allora che prepararsi all’osservazione e ricordare si stare molto attenti e munirsi di appositi occhiali da sole, binocoli e telescopi con speciali filtri. I comuni occhiali da sole che usiamo tutti i giorni infatti non proteggono l’occhio dai raggi ultravioletti e gli infrarossi e un’osservazione diretta espone a danni permanenti alla vista.