Gatti non sono animali domestici, saranno sempre selvatici che “ci tollerano”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Novembre 2014 - 10:20 OLTRE 6 MESI FA
Gatti non sono animali domestici, saranno sempre selvatici che "ci tollerano"

Gatti non sono animali domestici, saranno sempre selvatici che “ci tollerano”

ROMA – I gatti non sono animali domestici. A differenza dei cani, “tollerano gli esseri umani in cambio di pasti regolari”: è la tesi di Razib Khan, ricercatore di genomica all’Università della California.

In un articolo pubblicato sul New York Times e intitolato “I nostri gatti, noi stessi”, l’autore prende spunto da uno studio recente che ha rivelato che, se per i cani domestici i primi resti fossili risalgono ad oltre 30mila anni fa, nel caso del gatto domestico si hanno tracce dei suoi antenati soltanto a partire da 9.500 anni fa. Insomma, un’evoluzione del rapporto con l’uomo e con l’ambiente, da selvatico a domestico, molto più recente.

Anche i gatti domestici sono abilissimi cacciatori, come i loro “parenti” selvatici. Rispetto a questi hanno il cranio più piccolo, dovuto ad una vita più semplice, in cui il pasto quotidiano è spesso assicurato. Un po’ come per i lupi, che hanno crani di dimensioni maggiori rispetto ai cani domestici.

Per il resto i genomi dei gatti selvatici e dei gatti domestici sono estremamente simili. Ci sono, però, alcune differenze nei geni coinvolti nello sviluppo neuronale: questo adattamento del cervello potrebbe spiegare la docilità dei gatti domestici.

L’evoluzione che li ha portati ad avvicinarsi all’uomo potrebbe anche essere dovuta al cambiamento dell’ecosistema. Il gatto domestico può essere quindi considerato come una risposta ecologica alla diffusione dei parassiti, cioè dei topi attirati dalle prime scorte di cereali fatte dai primi uomini del Neolitico, nel passaggio da nomadismo a sedentarietà. Insomma: le stesse forze che hanno riconfigurato i genomi dei nostri animali “da compagnia” hanno riconfigurato il nostro.