Gay o etero? Lo dice un algoritmo che analizza il tuo volto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Settembre 2017 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA
Gay o etero? Lo dice un algoritmo che analizza il tuo volto

Gay o etero? Lo dice un algoritmo che analizza il tuo volto

ROMA – Un algoritmo in grado di indovinare l’orientamento sessuale delle persone, è il frutto di uno studio condotto dalla Stanford University. Analizzando le immagini di 35.000 volti, grazie ad un preciso algoritmo si potrebbe dunque capire se il soggetto è gay o eterosessuale, scrive il Daily Mail.

Finora, l’algoritmo è riuscito a riconoscere con accuratezza l’81% degli uomini  omosessuali, mentre per le donne il risultato è ancora da ottimizzare, nonostante raggiunga il 74%. I ricercatori Michal Kosinski e Yilun Wang hanno preso migliaia di foto da alcuni siti di incontri, dove le preferenze sessuali erano indicate nel profilo utente. Da qui,  hanno selezionato le caratteristiche facciali con i relativi dati e pubblicato lo studio sul Journal of Personality and Social Psychology.

Ma come funziona il software? I due ricercatori hanno riferito che nella placenta, gli ormoni come il testosterone influenzano lo sviluppo della struttura ossea del feto. Questi stessi ormoni, hanno un ruolo cruciale nel determinare la sessualità, ed è proprio qui che entra in gioco il dispositivo che riconosce alcuni tratti sviluppati nel viso.

Attraverso l’inserimento di cinque fotografie del soggetto, l’accuratezza dei dati saliva fino all’83% nel caso degli uomini, è risultato che gli omosessuali tendono ad avere tratti atipici, con mascelle più strette, naso più lungo e fronte alta.

Kosinski non è nuovo allo sviluppo di queste applicazioni: in passato è stato coinvolto in una controversa ricerca, dopo aver inventato un’app in grado di utilizzare le informazioni di un profilo Facebook per modellarne la personalità.

Recentemente, la rivista “Economist” ha espresso preoccupazioni e messo in guardia da questo tipo di app. “Nei Paesi dove l’omosessualità è un crimine, i software che promettono di individuare la sessualità dai tratti facciali di una persona sono una prospettiva allarmante”.