La droga del futuro stampata in 3D? E le medicine personalizzate col Dna

Pubblicato il 9 Luglio 2012 - 20:05 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La droga su misura e stampata comodamente a casa? Non è un’utopia ma una reale prospettiva a cui gli scienziati dell’Università di Glasgow stanno lavorando. Niente più escursioni notturne in quartieri poco raccomandabili o contrattazioni con pusher non proprio degni di fiducia, la droga potrete stamparvela nel privato delle vostre camerette in 3D. Come? Con appositi inchiostri e applicazioni in in grado di darvi l’accesso ad alcune stampe che vi forniranno il necessario.

Non solo droghe ovviamente, ma soprattutto farmaci personalizzati e concepiti ad hoc per curare la vostra allergia o qualsiasi altro problema scritto nel vostro Dna. Basta fornire il proprio genoma. Il professor Lee Cronin, ricercatore di questa nuova tecnologia all’Università di Glasgow, raggiunto dal sito Vice.com, ha spiegato sommariamente come funziona:

Prova a immaginare di: 1) andare in una farmacia online; 2) decidere di cosa hai bisogno (con la ricetta del medico); 3) comprare il modello da stampare e l’inchiostro; 4) ricevere “l’inchiostro” in una cartuccia sigillata; 5) stampare la sostanza con l’inchiostro speciale e il software apposito; 6) prendere la medicina.

Quindi a parte il mezzo di diffusione si tratterebbe nient’altro che di una medicina su misura e personalizzata basata sul Dna delle persone. Non proprio, spiega Cronin, perché l’obiettivo è “capire che malattia avrai a seconda della predisposizione naturale e dell’ambiente in cui vivi, per poi crearne la cura”.

Tutto molto avveniristico: secondo Cronin, tra pochi anni non si venderanno più sostanze, ma stampe e applicazioni. Come impedire l’abuso di queste tecnologie anche agli spacciatori, resta un mistero. Certo è che dovranno armarsi di hacker ed esperti informatici per potervi accedere.