Marte, missione InSight pronta a sbarcare: caccia ai segreti del sottosuolo marziano

di Veronica Nicosia
Pubblicato il 26 Novembre 2018 - 10:32| Aggiornato il 28 Novembre 2018 OLTRE 6 MESI FA
Insight in arrivo su Marte: Nasa esplora sottosuolo del pianeta rosso

Marte, missione insight pronta a sbarcare: caccia ai segreti del sottosuolo marziano (Foto NASA)

ROMA – La missione Insight della Nasa è pronta a sbarcare su Marte per indagare i segreti del sottosuolo marziano. Il rover sarà il 14° veicolo in arrivo sul pianeta rosso e si prepara ad essere il terzo in attività insieme a Curiosity e Opportunity. L’obiettivo di Insight è ambizioso: studiare le profondità di Marte, la sua geologia e geofisica, misurando direttamente i terremoti e la temperatura interna del pianeta.

Una missione coordinata dall’agenzia spaziale americana Nasa ma che vede un importante contributo italiano da parte dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), e con l’industria, grazie al contributo di Leonardo.

Lanciata il 5 maggio 2018, Insight (Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport) è destinato a esplorare il cuore di Marte ed è accompagnato da due mini-satelliti (cubesat) chiamati Marco (Mars Cube One) A e B, che dall’orbita marziana ne registreranno tutti i parametri durante i “sette minuti di terrore” della discesa comuni a ogni veicolo in discesa su Marte: una volta entrati nell’atmosfera, si trovano completamente soli e senza che sia possibile intervenire dai centri di controllo a Terra. 

Piero Benvenuti, commissario dell’Asi, ha dichiarato all’Ansa: “La missione Insight è molto interessante e vicina agli obiettivi della missione europea ExoMars 2020. Il rover collocherà nel suolo marziano un sensore per i movimenti sismici che permetterà di capire meglio come funziona e come è fatto il sottosuolo di Marte”. Lo strumento Larri, Laser Retro-Reflector for InSight, è stato sviluppato da Infn e Asi per fornire la posizione precisa del rover. Si tratta di un localizzatore gemello di quello che era a bordo del lander Schiaparelli, purtroppo distrutto nell’impatto con il suolo marziano per un errore del software nel 2016.

La missione Nasa prepara dunque il terreno al lancio di ExoMars 2020 e insieme i loro risultati permetteranno di rispondere alla domanda che perseguita gli scienziati: il pianeta rosso, in passato, è stato ospitale per la vita? A partire dal suo arrivo, previsto per le 21 ora italiana del 26 novembre, e se tutto andrà bene in fase di atterraggio, inizierà l’esplorazione scientifica che ci fornirà la risposta.