Panspermia, siamo tutti alieni? La vita sulla Terra forse arrivata da Marte

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Gennaio 2017 - 06:54 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Siamo tutti degli alieni? La vita sulla Terra, potrebbe essere arrivata da Marte attraverso un asteroide, sostengono alcuni scienziati della Columbia University. Caleb Scharf, afferma che prima di arrivare sulla terra su un asteroide, la vita potrebbe aver avuto inizio su Marte. La teoria, chiamata Panspermia, è stata proposta per la prima volta nel 1871 e da allora ha guadagnato adesioni nella comunità scientifica.

Secondo la Panspermia, un tempo Marte aveva le giuste condizioni per sviluppare la vita, compresa l’acqua e l’atmosfera. L’impatto di asteroidi fece sì che quelle forme di vita viaggiassero verso la Terra su rocce e detriti. Caleb Scharf, astronomo e direttore del Columbia Astrobiology Centre alla Columbia University, ha detto a Business Insider: “Siamo in grado di rilevare dei frammenti di Marte sulla Terra e pensiamo che ci siano dei frammenti della Terra su Marte”. “Se questo materiale può trasportare organismi viventi, è possibile che siamo marziani”.

La Panspermia non è una teoria nuova, fu lanciata la prima volta nel 1871, ma è recente il fatto che gli astronomi abbiano scoperto quanto pieno sia l’universo di composti organici. Anche se non c’è prova che convalidi la teoria, che rimane comunque ai margini della scienza ufficiale, non è più considerata inverosimile come un tempo. Parlando al New Scientist, Peter Ward, un biologo all’University of Washington a Seattle, ha detto:”Credo che l’ipotesi di Marte che abbia dato origine alla vita sulla Terra, sia abbastanza valida”. E ha aggiunto che trovando la prova che la vita sulla Terra sia di origine extraterrestre, avrebbe un impatto non indifferente sull’attuale pensiero scientifico e religioso. “Sarebbe un bel colpo. Per alcuni religiosi fondamentalisti, c’è soltanto una vita ed è qui sulla Terra”.

Molti scienziati hanno indicato la nascita della vita sulla Terra a circa 3,8 miliardi di anni, altri vanno oltre e affermano che tutta la Via Lattea potrebbe pullulare di vita. Chandra Wickramasinghe, astrobiologo all’University of Buckingham e da lungo tempo sostenitore della panspermia, pensa che tra la Terra e i vicini sistemi stellari, ci sia un costante scambio organico e di materiale vivente. Ha pubblicato numerosi studi in cui afferma che resti di meteoriti e minuscoli organismi simili alle alghe che vivono in alto dell’atmosfera terrestre, sono stati trasportati dal passaggio delle comete. Parlando al New Scientist, Wickramasinghe ha detto:”In passato era solo una congettura, puramente teorica, ma ora ne abbiamo la prova”.

In un articolo pubblicato nel 2015 sul Journal of Astrobiology, con i colleghi ha evidenziato come pensano che la vita potrebbe essere arrivata sulla Terra. Hanno scritto:”Studi recenti hanno rilevato 900 esopianeti vicini alla nostra galassia”. “Dallo studio è emersa una stima di 140 miliardi di sistemi planetari abitabili nella nostra galassia, la maggior parte delle quali è associata a deboli nane rosse”.

“Su questa base, la distanza media tra i sistemi planetari favorevoli alla vita è solo di un paio di anni luce; una distanza interplanetaria così relativamente breve è facilmente colmata dalla fuoriuscita di polvere, detriti, meteoriti e comete”. Di recente, nei loro campioni, hanno trovato una strana, piccola sfera di titanio della stessa larghezza di un capello umano, circondata da una sostanza gelatinosa organica. Fino a pochi decenni fa, gli scienziati ritenevano improbabile l’idea di una vita aliena, ma ora i ricercatori della NASA pensano che trovare la prova di altre esistenze nel nostro sistema solare, sia solo questione di tempo.
L’agenzia spaziale statunitense si sta concentrando sulla ricerca di segni di vita su Marte, mentre l’Agenzia spaziale europea li sta cercando sulla Luna.