Primo batterio sintetico con Dna minimo: ha solo 473 geni

di redazione Blitz
Pubblicato il 24 Marzo 2016 - 21:42 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON – Si chiama Syn 3.0 ed è il Sacro Graal della biologia: il primo batterio sintetico, dotato di Dna minimo (meno di 500 geni) in grado di farlo sopravvivere. Descritto sulla rivista Science, segna un passo decisivo verso la realizzazione della vita artificiale. E’ stato creato negli Stati Uniti dal gruppo di Craig Venter, il pioniere che dal 1995 insegue il sogno della vita costruita in laboratorio. La cellula appena prodotta ha appena 473 geni, ognuno dei quali svolge una funzione indispensabile alla vita.

L’istituto in cui è stato ottenuto Syn 3.0 equipaggiato con il kit minimo per sopravvivere è lo stesso fondato e diretto da Craig Venter e del ricercatore porta anche il nome: il “Craig Venter Instittute“. Per i ricercatori che hanno lavorato all’esperimento, sotto la direzione di Clyde Hutchinson, il genoma non è che un software nel quale sono scritte tutte le funzioni indispensabili per la vita. “Ogni genoma contiene le istruzioni per le funzioni universali comuni a tutte le forme di vita”.

Questo strumento senza precedenti è il punto di arrivo di oltre 20 anni di ricerche ed è nello stesso tempo il punto di partenza per studiare le funzioni della vita con un dettaglio mai raggiunto finora.

Lo hanno raggiunto lavorando anno dopo anno sullo stesso batterio sul quale, all’inizio degli anni 2000, avevano condotto le prime ricerche, il Mycoplasma mycoides, o SYn 1.0, nella versione sintetica ottenuta nel 2010. I ricercatori hanno diviso il suo Dna, composto da 901 geni, in otto sezioni, ognuna delle quali è stata “etichettata” in modo da renderla facilmente riconoscibile rispetto alle altre. Hanno quindi cominciato a comporre queste tessere di Dna in centinaia di “mosaici” genetici diversi, eliminando ogni volta quelle che non avevano un legame con funzioni essenziali alla vita. Così sono infine riusciti a isolare il “programma base della vita”.

Il risultato apre anche la strada alla possibilità di arrivare alle prime applicazioni della vita artificiale, da sempre sognate da Venter. Per esempio, al kit essenziale per la vita di Syn 3.0 potranno in futuro essere collegate altre funzioni per ottenere batteri specializzati nella bonifica dei terreni o delle acque.