Sacra Sindone: “Una radiazione ha formato quell’immagine”

Pubblicato il 11 Marzo 2012 - 14:13| Aggiornato il 22 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – L’immagine sulla Sacra Sindone potrebbe essere stata originata da una radiazione: l’ipotesi è stata avanzata da Giulio Fanti, professore di Misure meccaniche e termiche al Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Padova. Fanti ha pubblicato un articolo sulla rivista scientifica americana “Journal of Imaging Science and Technology”.

Alcuni estratti dell’articolo di Fanti sono stati riportati da Andrea Tornielli su La Stampa: “L’ipotesi della radiazione – osserva il professore – permette di avvicinarsi maggiormente alle particolari caratteristiche dell’immagine sindonica, ma presenta ancora un notevole problema: si possono solo riprodurre piccole parti di immagine dell’ordine del centimetro quadrato di tessuto, perché altrimenti sarebbero necessarie energie non ancora disponibili in laboratorio». Gli esperimenti eseguiti a Padova da Fanti in collaborazione con il professor Giancarlo Pesavento hanno richiesto «tensioni elettriche dell’ordine di circa 500.000 volt per ottenere immagini simil-sindoniche di pochi centimetri di lunghezza».

Nonostante questo, scrive, Tornielli, “i risultati dell’analisi scientifica condotta da Fanti sono riassunti in due tabelle che dimostrano come una sorgente di radiazione rappresenti l’ipotesi più attendibile. E fra le ipotesi di radiazione, «solo quella che si basa sull’effetto corona (particolare scarica elettrica) soddisfa tutte le caratteristiche peculiari dell’immagine corporea della Sindone», anche se per ottenere una figura così grande come quella presente nel telo torinese, conclude l’autore, «sarebbero necessarie tensioni fino a decine di milioni di volt. Oppure, uscendo dal campo scientifico, un fenomeno legato alla resurrezione».