Spirali, fiori, cerchi… cosa significano gli scarabocchi mentre siamo in riunione

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Luglio 2017 - 10:01 OLTRE 6 MESI FA
Spirali, fiori, cerchi... cosa significano gli scarabocchi mentre siamo in riunione

Spirali, fiori, cerchi… cosa significano gli scarabocchi mentre siamo in riunione

ROMA – Spirali, fiori, cerchi… cosa significano gli scarabocchi mentre siamo in riunione. Scarabocchiare sul taccuino degli appunti come sul margine di un tovagliolino mentre si è concentrati su presunte cose interessanti può essere liberatorio, perfino terapeutico: in ogni caso quei fiori, cerchi, spirali, reticolati e scacchiere, che la mano esegue quasi senza una volontà che la diriga sono i contrassegni plastici di una condizione psicologica magari latente, di desideri o frustrazioni, di un vuoto o di una pienezza emotivi… Basta saperne leggere i significati reconditi.

Spirali. Se disegnate dall’interno verso l’esterno suggeriscono la volontà di esprimere se stessi, di uscire fuori; al contrario, cioè dall’esterno verso l’interno segnalano stress e introflessione con il bisogno di staccare, di concedersi una pausa.

Cerchi. Graficamente “femminili”, esprimono positività, sentimento dell’accoglienza e spirito resiliente. Le linee curve sono sintomo di disponibilità e attenzione verso gli altri.

Fiori. Come il sole o le nuvole, sono associati al buon umore: gentilezza e sensibilità occupano lo spazio mentale.

Forme geometriche. E’ intuitivo: il qui e ora è occupato dalla necessità di dotarsi di un ordine logico: il rettangolo è simbolo di ricerca razionale, il cubo di stabilità emotiva e metodo, il cono nasconde un’aggressività latente.

Scacchiere. Come il gioco cui allude graficamente, sono spia di una tensione strategica, di visione lungimirante.

Firma. Siamo nel campo dell’affermazione di sé, un tratto grafico che oscilla tra l’autostima e l’egocentrismo.

Spazi anneriti. Forse un desiderio inconscio di cancellazione, che si traduce con l’aspirazione a riempire un vuoto, a estinguere un disagio.