Terremoto, Accumuli si è spostata di 16 centimetri dopo la scossa

di Enrica Battifoglia (Fonte Ansa)
Pubblicato il 29 Agosto 2016 - 20:10 OLTRE 6 MESI FA
Terremoto, Accumuli si è spostata di 16 centimetri dopo la scossa

Terremoto, Accumuli si è spostata di 16 centimetri dopo la scossa (Foto Ansa)

ROMA – Uno spostamento laterale di 16 centimetri del suolo e uno sprofondamento di 20 centimetri. Questo è quanto avvenuto alla zona di Accumuli il 24 agosto scorso, quando la terra ha tremato radendo quasi al suolo la città. Dallo spazio i satelliti inviano ai sismologi informazioni preziose per conoscere nei dettagli le caratteristiche della faglia dopo il terremoto.

Lo fanno i satelliti Sentinel 1A e Sentinel 1B, che fanno parte del programma Copernicus dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), mentre dai satelliti della costellazione Cosmo-Sky-Med dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) sono arrivate le prime immagini dei danni e dei crolli.

In tutti e due i casi i satelliti utilizzano il radar, che permette loro di catturare le immagini delle zone del terremoto in qualsiasi condizione, ossia anche attraverso le nubi e durante la notte. Lo spostamento del suolo di 16 centimetri in corrispondenza di Accumoli è avvenuto da Est a Ovest, come è emerso dall’analisi delle immagini eseguita dall’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

Sono dati “particolarmente importanti”, rilevano gli esperti dell’Irea-Cnr, per studiare il comportamento e le caratteristiche della faglia all’origine del terremoto. Misurare lo spostamento, osserva l’Esa, è stato possibile utilizzando la tecnica che permette di confrontare le immagini radar rilevate prima e dopo il terremoto. L’analisi delle immagini dei satelliti Sentinel-1, rileva l’Esa, viene condotta per conto del dipartimento della Protezione Civile, dall’Irea-Cnr e dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

Le immagini dei danni arrivate dai satelliti Cosmo-SkyMed sono particolarmente eloquenti: il rosso, il colore utilizzato per indicare le aree danneggiate domina in tutta l’area colpita e domina incontrastato ad Amatrice. Le immagini sono state elaborate dall’Asi e dalle e società Leonardo-Finmeccanica ed e-Geos, costituita da Telespazio (Leonardo-Finmeccanica-Thales) e Asi. I satelliti Cosmo SkyMed continueranno a osservare le aree colpite dal terremoto anche “nei prossimi mesi”, ha detto il presidente dell’Asi, Roberto Battiston.

“Sappiamo – ha spiegato – che il susseguirsi delle scosse continua di fatto a modificare, anche se in modo minore, la situazione morfologica del faglia e la situazione degli edifici”.

Per il direttore del settore Spazio della Leonardo-Finmeccanica, Luigi Pasquali, le immagini inviate dai satelliti sono “un esempio del livello delle applicazioni e servizi spaziali che l’azienda e il Paese esprimono oggi, frutto di investimenti e sviluppi tecnologici allo stato dell’arte e che ci pongono all’avanguardia della gestione delle emergenze a livello mondiale”.