Tradate, caccia a messaggi alieni: osservatorio cerca raggi laser dallo spazio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Agosto 2014 - 14:59 OLTRE 6 MESI FA
Tradate, caccia a messaggi alieni: osservatorio cerca raggi laser dallo spazio

Tradate, caccia a messaggi alieni: osservatorio cerca raggi laser dallo spazio

VARESE – L‘Osservatorio spaziale di Tradate, vicino Varese, ha aperto la “caccia” ai messaggi alieni. L’osservatorio vanta un sistema rivoluzionario per analizzare i raggi laser provenienti dallo spazio e determinare se siano il frutto di un tentativo di comunicazione da parte di eventuali civiltà extraterrestri.

Se ad oggi i radiotelescopi, come quelli del progetto Seti della Nasa, non hanno individuato messaggi dallo spazio, ora gli scienziati iniziano a cercare nuove tipologie di segnali. Claudio Maccone, responsabile del Progetto Seti per l’Italia, spiega a Luigi Bignami del Corriere della Sera:

“«Anche se ciò ci fa sentire molto soli è quasi certo che la situazione cambierà. Poiché, statisticamente, è certo che esistono altre civiltà nell’Universo ed è molto probabile che abbiano inviato messaggi, è necessario avvalersi di tutte le tecnologie esistenti per riceverli. Fino a oggi non abbiamo pensato al laser perché non avevamo la tecnologia adatta per ricevere gli impulsi. Ora esiste e quindi va utilizzata»”.

A dare la caccia ai messaggi alieni in Italia sarà l’Osservatorio di Tradate del progetto Foam13, come spiega il direttore del progetto Roberto Crippa:

“«Abbiamo messo a punto un sistema molto più semplice rispetto a quello americano, con risultati del tutto paragonabili ai loro. E grazie ai costi contenuti vorremmo che si venga a creare una rete italiana di osservatori che faccia capo a noi»”.

La difficoltà sta nel separare gli impulsi laser naturali da quelli che potrebbero essere emessi da un’altra civiltà intelligente, spiega Maccone:

“«In realtà vi sono stelle fisse che lanciano impulsi luminosi molto intensi: sono le pulsar, ma un segnale che arriva da un pianeta abitato lo si vedrebbe muovere nel cielo in quanto il pianeta stesso ruota attorno alla sua stella, così che il segnale arriverebbe con frequenze leggermente diverse in momenti differenti»”.

Per capire se il segnale arriva da una stella o da un pianeta bisognerà individuare la sorgente del segnale, un po’ come accade con il segnale acustico di un’ambulanza che viene distorto quando questa si avvicina e si allontana da noi. La ricerca punterà i telescopi dapprima sulle stelle dove si trovano pianeti, tra cui i 1800 pianeti extrasolari noti che ruotano attorno a stelle vicine a noi, piega Crippa. Se saremo fortunati, il messaggio presto arriverà.