Zanzare ogm che non pungono: private dell’olfatto, non “annusano” l’uomo

Pubblicato il 3 Giugno 2013 - 11:50 OLTRE 6 MESI FA
Zanzare ogm che non pungono: non hanno olfatto, non “annusano” l’uomo

Zanzare ogm che non pungono: non hanno olfatto, non “annusano” l’uomo (Foto LaPresse)

ROMA – Zanzare geneticamente modificate e private dell’olfatto. Basta questo per impedire agli insetti che tormentano le caldi notti estive di pungere. Sembra infatti che le zanzare ogm che non sono in grado di “annusare” l’odore della pelle umana, né quello dell’insetticida, perdano la capacità di individuare la preda e pungerla. La ricerca arriva dall’Howard Hughes Medical Institute ed è stata pubblicata sulla rivista Nature.

Leslie Vosshal, neurobiologa dell’Università Rockfeller di New York e autrice dello studio, ha spiegato: “Le zanzare amano tutto di noi. Il buonissimo odore del nostro corpo, l’anidride carbonica che esaliamo e il nostro calore”. Se molte specie di zanzare, spiega Carola Traverso Saibante sul Corriere della Sera, non distinguono tra pelle umana o animale, il pericolo viene dalle Aedes aegypti:

“Ad avere un debole per la nostra, sono proprio quelle per noi più pericolose: la Aedes aegypti, la zanzara che trasmette dengue e febbre gialla, e l’Anopheles gambiae, che ospita i parassiti della malaria. Questo studio, pubblicato su Nature, non solo ha dimostrato che le zanzare possono essere modificate geneticamente, ma ha anche messo le basi per rispondere al perché sono così attratte dagli esseri umani, e come si potrebbe bloccare tale attrazione”.

Il gene modificato perché le zanzare non pungessero si chiama “orco” ed è responsabile della costruzione della risposta agli odori:

“Intervenendo su quest’unico gene negli embrioni delle zanzare, è stata in grado di generare individui adulti con basi biologiche e comportamenti modificati rispetto alla propria capacità di percepire e dunque reagire agli odori. «Perturbando un singolo gene, possiamo confondere drasticamente le zanzare nella loro ricerca di esseri umani», continua Vosshall. Le zanzare mutanti nate in laboratorio hanno dimostrato una minore preferenza per gli esseri umani rispetto a quella per i porcellini d’india”.

Non solo la pelle umana, il gene “orco” influisce anche sulla risposta agli odori di insetticidi, spiega il Corriere della Sera:

“Alle zanzare venivano presentate due braccia umane, una cosparsa di una soluzione contenente Deet, e l’altra priva. Gli insetti sciamavano in misura uguale su entrambi gli arti, dimostrando di non poter annusare l’odore del Deet. Una volta atterrate sul braccio con il repellente, però, volavano via. Ciò ha dimostrato per la prima volta come esista un doppio meccanismo di reazione a questo insetticida, uno via odorato, l’altro via tatto”.

Una scoperta “incredibile” secondo la Vosshal, che spiega: “È incredibile che la gente si cosparga di Deet da 60 anni, e non abbiamo un’idea chiara di come funzioni realmente. Come scienziata, mi fa diventar matta”. Lo studio sulle zanzare ogm apre nuove importanti quesiti per la scienza e inoltre apre la via a nuovi studi su insetticidi, tra cui il Deet, al centro di polemiche per gli effetti dannosi che avrebbe sull’uomo.