Alla ricerca disperata del seme, il documentario della BBC

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Settembre 2017 - 06:23 OLTRE 6 MESI FA
Alla ricerca disperata del seme, il documentario della BBC

Alla ricerca disperata del seme, il documentario della BBC

LONDRA – Per alcune coppie non in grado di concepire naturalmente, Internet rappresenta un’alternativa molto più economica, e a volte più sana, alle banche del seme.
In documentario della BBC 3,”Desperately Seeking Semen” (Alla ricerca disperata di seme), appaiono i donatori disponibili online, inclusi veri gentleman che ammettono di vedere in questo la possibilità di avere rapporti non protetti e uno che è segretamente entusiasta di aver generato 60 bambini e la moglie è all’oscuro di tutto.
Un donatore anonimo, ha sostenuto che le donazioni di seme possono aver luogo nei posti più disparati:“a volte a casa, altre in un hotel o in una stazione ferroviaria, il bagno di un pub, di McDonald’s o di un caffè”.
Per un altro donatore, l’inseminazione naturale è “gratificante” per la donna.
In Gran Bretagna la richiesta di donatori di sperma supera di gran lunga l’offerta e molti donatori girano in lungo e in largo per il Paese, offrono il servizio su gruppi Facebook a un prezzo inferiore della clinica, quando la spesa non è sostenuta dal Servizio Sanitario Nazionale.
Il Daily Mail, pubblica alcune esperienze dei donatori seriali, che appaiono nel documentario della BBC3.
George, ad esempio, ha donato il suo sperma per cinque anni e nel documentario si vede mentre viaggia per incontrare la coppia  Chelsea, 25 anni e Sarah, 23 anni.
“Stavano cercando da un anno un uomo per inseminare artificialmente Chelsea, mi hanno pagato 30 sterline per il viaggio e il tempo”.
Ha spiegato:”La ragione per cui volevo diventare donatore era aiutare le persone, in particolare le coppie lesbiche”.
“Esistono cliniche per queste donne ma il costo è elevato, si parla anche di migliaia di sterline”.
“Penso che approfittino del desiderio di una donna di diventare madre e credo che sia moralmente sbagliato”.
Nel documentario si vede George accolto in casa da Chelsea e Sarah, va in bagno con il cellulare acceso, pronto a guardare dei video utili alla stimolazione.
Chelsea rimane incinta e puntualmente perde il bambino, ma George è determinato ad aiutare la coppia a coronare il sogno di maternità.
Nel documentario ci sono anche i 18enni Jody e Charlene, che raccontano le difficoltà incontrate con il donatore.
Hanno scelto Garry attraverso un gruppo online e organizzato un incontro in casa loro ma Charlene non è rimasta incinta al primo tentativo e la coppia ha avuto difficoltà a ripetere l’esperienza.
Alla fine, Garry ha parcheggiato fuori dalla loro casa e ha consegnato ai ragazzi un fiala con il suo seme.
Si è trattato di una corsa contro il tempo ma anche il secondo tentativo è fallito e Garry, nonostante le promesse di disponibilità, è sparito. Ora, dovranno continuare la ricerca.