“Gesù profeta degli alieni”: la bizzarra tesi del movimento raeliano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Dicembre 2016 - 06:03 OLTRE 6 MESI FA
"Gesù profeta degli alieni": la bizzarra tesi dei raeliani

“Gesù profeta degli alieni”: la bizzarra tesi dei raeliani

ROMA – Gesù è stato un profeta degli alieni, così come Mosè e Maometto. A sostenerlo sono i seguaci del movimento raeliano, convinti che la vita sulla Terra sia stata creata da un tipo di extraterrestri scientificamente avanzati, chiamati elohim. Gli alieni “sono i nostri progenitori, scesi sulla terra 25 mila anni fa per creare la vita sulla Terra”, spiegano i raeliani, che considerano Gesù “semplicemente un messaggero venuto tra noi per diffondere il verbo degli alieni”.

Secondo quanto riportato dal Messaggero Veneto, un gruppo di raeliani è attivo anche in Italia. Lo scorso 10 dicembre a Udine si è tenuta anche una loro conferenza, presieduta da Ezael, una sorta di vescovo guida. L’incontro è stato organizzato per fare il punto sulla situazione attuale del movimento religioso, che dichiara di avere circa novantamila membri sparsi in almeno 84 Paesi in tutto il mondo, di cui una ventina in Friuli.

Il Movimento raeliano è stato fondato da Claude Vorilhon, ex cantante francese, rinominatosi Raël nel 1973. In base al suo racconto, Vorilhon sarebbe stato contattato da un rappresentante degli elohim il 13 dicembre 1973. Luogo del misterioso incontro: il cratere di un vulcano spento vicino a Clermont-Ferrand, nella Francia centrale. I raeliani sono certi che presto gli alieni faranno il loro ritorno sulla Terra. Quando?

“Solo quando ci sarà la pace – spiega Steno Bortoli, portavoce del gruppo – Purtroppo la paura dettata dal momento di crisi e la violenza che ne consegue, spesso con l’utilizzo delle armi, impediscono il loro arrivo. Noi vogliamo invece che nel mondo regni l’armonia.

Gli elohim torneranno sulla Terra quando la maggior parte della popolazione sarà pacifica e desiderosa di incontrarli. Loro hanno chiesto a Rael di preparare un’ambasciata, nella quale condivideremo le loro avanzate conoscenze scientifiche e la loro creazione”.