Glastonbury festival: tende di lusso e fango… piove ma sono migliaia

Silvia Di Pasquale
Pubblicato il 25 Giugno 2016 - 10:41| Aggiornato il 26 Giugno 2016 OLTRE 6 MESI FA
Glastonbury festival: tende di lusso e fango...ricchi e poveri separati

Glastonbury festival: tende di lusso e fango…ricchi e poveri separati

BRISTOL – Ricchi da una parte, poveri dall’altra: al Festival di Glastonbury le disuguaglianze sociali passano attraverso una tenda da campeggio. I comuni mortali che decidono di prendere parte al più importante evento musicale d’Europa, che si tiene ogni anno a Pilton, in Inghilterra, non vengono meno alla tradizione e si accampano (s)comodamete tra i prati intorno al palco, senza comfort alcuno. Chi invece non vuole sporcarsi troppo le scarpe, o meglio, gli stivali, opta per i comodi e attrezzatissimi camping limitrofi, di ultima generazione, che hanno poco da invidiare a un hotel.

Secondo quanto riportato dal DailyMail, sborsando dalle 500 alle 1000 sterline è possibile alloggiare in comode tende di lusso, che hanno a disposizione ogni tipo di comodità (parrucchiere e centro massaggi inclusi). Basta dare un’occhiata alle foto del Camp Kerala per far ricredere chiunque ritenga la vita da campeggio troppo “low profile”. Ma attenzione, per chi non riuscisse proprio ad accettare il concetto di tenda, ci sono a disposizione deliziosi Podpads o yurte stile mongolo. A questo punto la scelta è solo del glamper: tenda classica più fango, oppure alloggio di lusso? Mettiamola così: il vero rockettaro ha il dovere morale di optare per la prima.

Quest’anno a Glastonbury è tempo anche di solidarietà: verrà pubblicato un album live, Stand As One – Live at Glastonbury 2016, che vede la collaborazione di Coldplay, Muse, Foals e molti altri. Un lavoro discografico dedicato alla memoria di Jo Cox, parlamentare ed ex attivista di Oxfam, una delle più importanti confederazioni internazionali impegnate nelle campagne a favore dei rifugiati.

“L’idea di realizzare questo speciale live album da Glastonbury è nata dalla consapevolezza dell’aggravarsi della crisi dei rifugiati in tutto il mondo: l’emergenza a cui stiamo assistendo è ormai talmente enorme che semplicemente abbiamo sentito il bisogno fare qualcosa – ha affermato Emily Eavis, organizzatrice del Glastonbury Festival – Vogliamo che le persone sappiano che stiamo facendo tutto il possibile. Far sapere loro, che gli artisti che suoneranno qui sono al loro fianco, assieme a tutte le persone che amano la loro musica. Adesso è tempo che i leader mondiali facciano lo stesso.”

“In questo momento ci sono più rifugiati nel mondo di quanti ce ne siano mai stati nella storia recente. – hanno aggiunto i Coldplay, Global Ambassador di Oxfam – Loro potrebbero essere noi e noi potremmo essere loro. La buona notizia però è che tutti possiamo fare qualcosa”.

Moltissimi gli artisti che via via hanno confermato la loro collaborazione all’album, che uscirà il prossimo 11 luglio su Parlophone: Sigur Rós, The Last Shadow Puppets, Chvrches, Wolf Alice, Laura Mvula, Jamie Lawson, John Grant, Jack Garratt, Two Door Cinema Club, The 1975, Editors, Years & Years e Fatboy Slim.