Paola Saulino e il tutorial per un rapporto orale perfetto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Settembre 2017 - 11:31| Aggiornato il 17 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA

 

Paola Saulino e il tutorial per un rapporto orale perfetto

Paola Saulino e il tutorial per un rapporto orale perfetto

ROMA – Paola Saulino qualche mese fa ideò il Pompa Tour, ovvero fellati0 gratis a tutti coloro che fa avessero votato “no” al referendum costituzionale. Un’idea che l’ha resa famosa anche all’estero. L’attrice a luci rosse Harriet Sugarcookie l’ha intervistata proprio per farsi rivelare i segreti della fellati0 perfetta, e insieme hanno realizzato un tutorial.

“Paola mi racconta che da anni studia la pnl, la programmazione neurolinguistica (una tecnica di counseling e comunicazione) e che spesso applica le tecniche della pnl ai rapporti:

“Nella fellati0, per esempio, anche quando hai un rapporto occasionale, lo scopo non deve esser mai solo l’orgasmo. Se vuoi fargli un pom**no a regola d’arte, gli devi rimandare un’immagine migliore di se stesso. Devi farlo stare bene, farlo sentire meglio, fargli capire che sei stata contenta di quello che gli hai fatto. Altrimenti, sarà solo l’ennesimo rapporto orale che ha ricevuto. In un mondo in cui i film a luci rosse sono alla portata di tutti, mettere un senso dietro a una fellati0 significa attribuirgli una mediazione estetica: il sess0, anche quando è occasionale, può diventare sentimento, comunicazione, volontà di esprimersi, concetto”.

“Il sess0 orale fatto bene è una questione di generosità e di simpatia, intesa proprio come “sentire con””, dice la Saulino. “È quella cosa che tanto contraddistingue le donne del cinema di Tinto Brass: Stefania Sandrelli, con il suo corpo e il suo sorriso, era sexy perché si offriva con generosità. E poi, se ci fai caso, la Sandrelli sorrideva sempre nei film di Tinto. Quindi, quando fai una fellati0, ogni tanto fermati, guardalo negli occhi e sorridigli. L’uomo impazzisce quando una donna sorride perché capisce che lei prova piacere nel dargli piacere”.