Campus della felicità. Tra i docenti Gessa e Sgarbi e…i pastori sardi

Pubblicato il 16 Novembre 2011 - 17:14 OLTRE 6 MESI FA

CAGLIARI – Nasce la Facoltà di Scienze della felicità, Corso di laurea in teorie e tecniche di salvezza dell’umanità. Si chiama Aristan e sta per vedere la luce in Sardegna da un’idea di Filippo Martinez, artista oristanese che è stato regista di Sgarbi quotidiani e altre trasmissioni Mediaset. Per essere operativo e reggersi sulle proprie gambe l’ateneo necessita di 380 iscritti, le immatricolazioni sono aperte fino al 25 dicembre. Massimo Deiana, a capo della facoltà di Giurisprudenza di Cagliari si è prestato a coordinatore del nuovo corso di laurea.

Tra i quaranta docenti c’è lo scienziato di fama mondiale Gianluigi Gessa. Poi ancora Vittorio Sgarbi, scrittori come Francesco Abate, Michela Murgia e Barbara Alberti, il filosofo Giulio Giorello e il giornalista Giorgio Pisano, il cabarettista Benitu Urgu e il leader del Movimento pastori sardi Felice Floris. L’approccio formativo è  altamente scientifico, dicono i promotori, e a tratti orientaleggiante, senza trascurare ironia e leggerezza del vivere quotidiano. Tra le materie del corso, le seguenti spiccano per originalità: Francoecicciologia, Tex Willer, Libertà, Divertentismo, Adescamento, Ars amatoria, Coscienza comparata, Paura, Follia.

La prima lezione di auto-promozione si è tenuta martedì al T Hotel di Cagliari, dove sono stati reclutati già un centinaio di potenziali iscritti. Giovedì a Oristano si replica. Aristan gode di un campus che fa invidia ai migliori atenei dello stivale: l’Horse Country di Arborea, nell’oristanese, 42 ettari immersi nel verde con tanto di piste ciclabili, piscine, spiaggia privata, aula magna, palazzetto, ristorante e 900 posti letto. I corsi si terranno da gennaio a maggio anche nelle due sedi staccate del T Hotel a Cagliari e delle Terme di Casteldoria con tre lezioni di 40 minuti durante il weekend.

Viene solo da chiedersi quali esorbitanti costi avrà la retta universitaria da pagare per apprendere la sottile arte della gioia?