Twitter contro Barilla. Ma anche: “Nel mulino che vorrei ci sono tutti gay”

Pubblicato il 29 Settembre 2013 - 07:16 OLTRE 6 MESI FA
Twitter contro Barilla. Ma anche: "Nel mulino che vorrei ci sono tutti gay"

Guido Barilla. Ha chiesto scusa ai gay ma non basta

Ancora reazioni per le imprudenti quanto sentite e giuste parole di Guido Barilla sui gay:

“Non faremo pubblicità con omosessuali, perché a noi piace la famiglia tradizionale. Se i gay non sono d’accordo, possono sempre mangiare la pasta di un’altra marca. Tutti sono liberi di fare ciò che vogliono purché non infastidiscano gli altri”.

 

Tanto è bastato, ha scritto il Messaggero di Roma, perché, in poche ore, Twitter venisse invaso da centinaia di tweet di protesta, facendo schizzare il marchio in cima ai trending topics. E subito è nato un hashtag dedicato alla campagna di boicottaggio: #boicottabarilla (anche questo fra i trending topics).

“Tra i primi a invitare i gay e le lesbiche a protestare con vigore per quelle affermazioni è stato Aurelio Mancuso, presidente di Equality:

«Nessuno ha mai chiesto alla Barilla di fare spot con le famiglie gay, è evidente che si è voluta lanciare una offensiva provocazione per far sapere che si è infastiditi dalla nostra concreta presenza sociale, che è anche un segmento importante di consumatori. Per questo, raccogliendo l’invito del proprietario a non mangiare la sua pasta, rilanciamo con una campagna di boicottaggio di tutti i suoi prodotti».

Stefania Orlando, soubrette, “da sempre vicina alla comunità gay”, aderisce.

Uno dei tweet più visti è stato:

«Nel mulino che vorrei ci sono tutti gay. Boicotta Barilla».,

Chiara: «Poco male per la pasta, costa troppo e non la compravo neanche prima. Ma gli abbracci mi mancheranno tanto. ciò nonostante: boicotto Barilla».

Salvatore Visconti: «Signor Barilla, venga con noi nel XXI secolo».

Tito Faraci.: «A questo punto smetterei di comprare pasta Barilla pure se fosse la migliore del mondo. Per fortuna (e per inciso) non lo è»,

E ancora: «Il minimo che dovrebbe fare Barilla è chiedere scusa», «ma per comprare la vostra pasta bisogna essere etero se no la pasta si offende?», «se a comprare la Barilla fossero solo le famiglie tradizionali sposate l’azienda sarebbe già fallita. Sono sempre meno».

«Barilla possiede Voiello, MulinoBianco, Pavesi: il mio piccolo gesto è non comprare più roba vostra».

Pro Barilla l’articolo di Mario Giordano su Libero:

“Non è bastato a Barilla aver chiesto scusa per aver detto quella cosa tremenda, tremendissima (e cioè che esiste la famiglia normale, quella composta da mamma, papà e figli), non avranno pace finché l’imprenditore non rivestirà di rosa shocking le confezioni di farfalline o finché non imprimerà su ogni gnocco il simbolo dell’Arcigay”.

 

Per Giordano,

“lo spot dovrà essere politicamente corretto, con un uomo (meglio se trans) che serve a tavola un altro uomo (meglio se trans pure lui) e con i bambini che recitano una poesia dedicata all’universo bisex. Gli unici testimonial ammessi: Luxuria e Platinette. Fino a quel momento la Barilla non avrà pace”.

Attacco a Roberto Vecchioni, il quale

“ha rilasciato un’intervistina, in cui è evidente che non sa nulla del fatto che commenta. In compenso, però, lo commenta con toni pesantissimi. E infatti insulta Barilla definendolo «un povero cretino» e pure «inconsistente ». […] Il cantautore se ne esce con una frase che la dice lunga: «Barilla? Lo conosco, non mi sembrava che avesse inclinazioni di questo tipo».

Si chiede Mario Giordano:

“Di grazia, è possibile sapere quali sono le «inclinazioni di questo tipo», secondo Vecchioni? Desiderare una famiglia normale? Voler sposare una donna (orrore!) se si è maschi e un uomo (orrore!) se si è donna? Volere mettere al mondo dei figli secondo quei metodi tradizionali che si usano da sempre? Sarebbero queste le «inclinazioni» da cui bisogna diffidare? Ma sì, che schifo queste coppie etero: Giulietta e Romeo? Laura e Petrarca? Scandalosi. Topolino e Topolina? Un segno del decadimento dei costumi. Riscriviamo pure la Bibbia: maschio e femmina Iddio non li creò. Di sicuro erano tutti e due un po’ gay”.

Mario Giordano non risparmia critiche anche per Laura Boldrini, la quale un po’ troppo spesso rinuncia alla imparzialità che dovrebbe essere propria della carica che occupa:

“Guardate cos’è successo nelle ultime ore: la Boldrini vuol cancellare dagli spot la famiglia, con il gesto più tenero del mondo, quello della mamma che serve a tavola i suoi figli, e Barilla che quella famiglia prova a difenderla viene travolto da un attacco di una violenza inaudita che si propaga via web in tutto il mondo. Tra un po’, per sposare un uomo con una donna bisognerà chiedere il permesso a Nichi Vendola o magari anche a Cristiano Malgioglio. I corsi di preparazione alle nozze li terrà esclusivamente il divino Otelma. E cominceremo a riscrivere anche la storia dell’umanità per evitare discriminazioni: tutto cominciò con Adamo ed Evo, ovviamente. E finì con lo sfottò sul web: dove c’è Barilla c’è omofobia. Oppure: nel mulino che vorrei ci son dentro tutti gay”.

La conclusione è un po’ cheap:

“L’unico modo per difendersi è ordinare subito un bel piatto di spaghetti Barilla. Alla puttanesca, ovviamente”.