Usa, Georgia. Il ”vescovo” nero che gira in Bentley e predica la ricchezza

Pubblicato il 26 Settembre 2010 - 14:15 OLTRE 6 MESI FA

Nel corso degli ultimi 20 anni, il ”vescovo” Eddie Long ha costruito dal niente a Lithonia, Georgia, un impero finanziario e religioso, trasformando una povera chiesetta in una moderna cattedrale con un seguito di fedeli tra i più influenti negli Stati Uniti.

Oggi, scrive il New York Times, la New Birth Missionary Baptist Church (Chiesa Battista Missionaria della Nuova Nascita) include una rete multimilionaria per la beneficenza e gli affari, una scuola privata e la palestra Samson’s Health and Fitness Centre, dove tiene riunioni e si allena ai pesi con i giovani membri della sua chiesa.

Long ha avuto la brillante idea di aver concepito un messaggio secondo il quale Dio vuole che i suoi fedeli siano ricchi,attraendo così atleti professionisti e gente della società affluente, portando il numero dei membri della chiesa a 25 mila. Uno dei segni della rinomanza e dell’influenza di questa chiesa è che nel 2006 ha ospitato quattro ex-presidenti per i funerali della vedova di Martin Luther King, Coretta.

La rapida espansione della chiesa, spesso chiamata ”Club New Birth” (Club della Nuova Nascita) perchè attrae molti giovani scapoli neri, ha anche fatto di Long un potente politico, specialmente nella contea di DeKalb, dove risiede la più agiata comunità nera del Paese. La chiesa è diventata una fermata obbligatoria per molti plitici, alivello statale e nazionale,e Long dà indifferentemente il suo appoggioai candidati dell’uno odell’altro partito.

Tutto sembrava che dovesse continuare così quando il diavolo ci ha messo lo zampino, sotto forma di uno scandalo sessuale piombato sulla chiesa del”vescovo” come un fulmine a ciel sereno.

Quattro membri di un gruppo giovanile gestito da Long lo hanno accusato di averli ripetutamenti costretti a prestazioni sessuali, abusando della sua autorità morale e regalandogli automobili nuove, denaro, appartamenti e costosi viaggi. Il ”vescovo” ha smentito le accuse inviando una lettera ad una stazione radio locale e promettendo di dare spiegazioni dal pulpito della sua chiesa. Ma quando il Times gli ha chiesto un’intervista, ha rifiutato.

Le accuse dei quattro giovani sono tanto più esplosive perchè Long si definisce un conservatore socialmente attivo che sbraita contro l’omosessualità e si batte per il bando dei matrimoni tra gente dello stesso sesso. La sua chiesa, probabilmente unica nel Paese, organizza perfino seminari con la promessa di ”curare” gli omosessuali.

Ler accuse al ”vescovo” – che tra l’altro ama mostrare i suoi bicipiti ai fedeli – provengono dalla Longfellows Youth Academy, un esclusivo gruppo di ragazzi teenager scelti da Long per ”monitorarli spiritualmente”. I ragazzi si sottopongono ad un rituale nel quale Long regala gioielli, scambia voti, cita dalle scritture, il tutto alla luce di candele. Al termine del rituale i ragazzi diventano ”figli spirituali”del ”vescovo”. Ma i quattro accusatori di Long hanno dichiarato che la Longfellow Youth Academi non è altro che un mezzo per procurare a Long ragazzi con cui fare sesso.

Lithonia, dove Long ha costruito la sua chiesa è un sobborgo di Atlanta, è non è raro vederlo nella sua Bentley con le guardie del corpo. Gli piace indossare vestiti che mettono in risalto il suo fisico atletico, indossa occhiali da sole Gucci, catene d’oro al collo, braccialetti di diamanti e orologi Rolex d’oro.

Abita in una vasta villa con cinque camere da letto che ha comprato nel 2005 per 1,1 milioni di dollari. I suoi sermoni televisivi sono visti in 170 Paesi e i ”fedeli” inviano offerte, fonti di buona parte della sua ricchezza.

Dopo le accuse dei quattro giovani sugli scandali sessuali qualcuno ha lasciato la chiesa del ”vescovo”, ma molti altri sono rimasti, convinti che le accuse siano false. Dalle dichiarazioni di una adepta, Cheryl Jenkins, 43, anni, sembrerebbe che Long sia in una botte di ferro. ”Se dice che non l’ha fatto gli crediamo, e se invece viene fuori che l’ha fatto e chiede perdono, noi dobbiamo accettarlo. Nessuno è al di sopra del peccato”, ha detto la Jenkins.