Vaticano: “La cellula artificiale è ottimo motore ma non è vita”

Pubblicato il 21 Maggio 2010 - 16:02 OLTRE 6 MESI FA

Il Vaticano plaude alla realizzazione della prima cellula artificiale che si autoreplica ma avverte: quella non è vita. “Un ottimo motore – scrive l’Osservatore romano – ma non è la vita”.

“Al di là dei proclami e dei titoli di giornale – scrive il quotidiano vaticano in un richiamo in prima pagina con foto della cellula ingrandita – è stato ottenuto un risultato interessante” ma ora “si tratta di unire al coraggio la cautela”.

L’Osservatore Romano, esprimendo il primo commento ufficiale riconducibile al Vaticano sulla scoperta, ricorda la sintesi di laboratorio del virus della poliomielite ottenuta nel 2002, sottolineando che “il lavoro di Craig Venter e del suo team, autori dello studio, è certamente più raffinato”.

“Un lavoro di ingegneria genetica di alto livello, un passo oltre la sostituzione di parti del Dna. Ma in realtà – aggiunge – non si è creata la vita, se ne è sostituito uno dei motori”.

“Un risultato interessante – prosegue l’articolo, a firma di Carlo Bellieni – che può trovare applicazioni e che deve avere delle regole, come tutte le cose che toccano il cuore della vita”.

“”L’ingegneria genetica può fare del bene – afferma il giornale vaticano – basti pensare alle possibilità di curare malattie cromosomiche. Si tratta – avverte tuttavia – di unire al coraggio la cautela: le azioni sul genoma possono, si spera, curare, ma vanno a toccare un terreno fragilissimo in cui l’ambiente e la manipolazione giocano un ruolo che non deve essere sottovalutato: il Dna non è il motore cui si sostituisce il pistone – sottolinea l’Osservatore Romano – ma una parte di un essere vivente su cui stimoli inopportuni, magari fatti a fin di bene, possono ‘spegnere’ dei geni in maniera inaspettata, secondo le regole dell’epigenetica. Molti sono infatti preoccupati per i possibili sviluppi futuri di organismi geneticamente modificati”.