Aldo Montano, tatuaggio X Mas: “Memento audere semper”. Il lungo viaggio da eroi a nazi..

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Agosto 2016 - 10:00| Aggiornato il 31 Ottobre 2017 OLTRE 6 MESI FA
Aldo Montano, tatuaggio nazi X Mas: "Memento audere semper"...

Aldo Montano, tatuaggio nazi X Mas: “Memento audere semper”…

ROMA – Aldo Montano, tatuaggio nazi X Mas: “Memento audere semper”…  Non un coming out olimpico come quello di Rachele Bruni, argento nei 10 km di nuoto a Rio, che ha dedicato la medaglia alla sua compagna Diletta, facendo conoscere il suo amore diverso in assoluta normalità, senza proclamazioni e squilli di tromba: che Aldo Montano coltivasse simpatie fasciste lo sanno anche i muri.

Meno esibito quel tatuaggio così in evidenza in questa foto sul braccio dello  schermidore 37enne di Livorno, eliminato senza complimenti alla sua ultima Olimpiade: un omaggio e segno di appartenenza a un credo politico a rischio.

“Memento audere semper ” (ricordati di osare sempre), c’è scritto, non in caratteri runici, perché il latino encomiastico fu forgiato dal vate Gabriele D’Annunzio per dare un motto alle imprese degli eroici incursori marini, che durante la prima guerra mondiale sfidarono con dei motoscafi i rifugi della flotta austriaca. Mas, prima del colpo d’ala di D’Annunzio, era la sigla dei mezzi usati, i Motoscafi Anti Sommergibile, Mas appunto. Nella seconda guerra mondiale, seguì una nuova serie di atti di eroismo, un po’ messi in sordina dalla feroce azione di repressione anti partigiana a fianco degli occupanti nazisti sviluppata dai marò della X Mas, pagina cupa che ancora oggi paralizza la sinistra italiana sul nome Marò e quel che consegue nella dolora vicenda di Girone e Latorre.

Negli anni ’70, i neofascisti dell’estrema destra a caccia di simboli e di frasi scolpite nel marmo di una retorica sinistra si appropriarono di questa esortazione perentoria e classicheggiante trasformandola in un segno distintivo, la moda successiva dei tatuaggi ha solo rinverdito certi fasti.

Aldo Montano, nella rossa Livorno dove è nato il Partito comunista italiano, non è obiettivamente sempre ben visto, se poi ci mettiamo una certa predisposizione diciamo a metà tra atletico tronista e personaggio da reality, i numerosi flirt da rotocalco (da Mosetti a Arcuri passando per l’ultima fiamma, Olga Plachina, atleta russa 20enne specialista sui 400 metri più simile a una supermodella che a una suora)…

La scherma è invece “ancestralmente” di destra segnala Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera, ma di una tradizione più monarchica che fascista, ci rassicura. Comunque, ricordati di osare sempre! Sì, sì, mo’ me lo segno…