Alex Schwazer bocciato da azzurri. Di Francisca-Tamberi: “Se si è dopato…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Agosto 2016 - 08:14 OLTRE 6 MESI FA
Alex Schwazer bocciato da azzurri. Di Francisca-Tamberi: "Se si è dopato..."

Alex Schwazer bocciato da azzurri. Di Francisca-Tamberi: “Se si è dopato…” (foto Ansa)

RIO DE JANEIRO – Gli sportivi italiani contro Alex Schwazer: secondo Elisa Di Francisca e Gianmarco Tamberi è giusto che il marciatore sia escluso da Rio 2016 per doping, anzi chiedono anche punizioni più severe.

Di Francisca: “Non ho mai barato”.

“Non ho mai barato, non ho mai pagato nessuno per farmi vincere. Ho la coscienza pulita perché non mi sono mai dopata in vita mia. Questa è la mia linea e lo sarà sempre, i risultati li voglio ottenere solo attraverso i miei sacrifici”. Così Elisa Di Francisca ha commentato la sentenza del Tas che ha condannato Schwazer a 8 anni di squalifica: “Sta a ognuno di noi comportarsi bene”.

Tamberi: “Dopato due volte”.

“Mi chiedete se 8 anni sono giusti? Non sono io a dovermi esprimere, ma Schwazer e’ stato trovato positivo due volte, e questo non sono io a dirlo…”. Gianmarco Tamberi, molto duro su Schwazer, è a Rio a seguire i Giochi nel giorno in cui il Tas ha inflitto 8 anni di squalifica al marciatore, e ribadisce la sua posizione: “Mi ero espresso prima di questa nuova positività, ho sempre pensato che un’atleta pizzicato per doping non debba più vestire la maglia azzurra perchè non rappresenta più i valori della nazionale”

Tamberi, considerato da molti fino a poche settimane fa il favorito per la gara olimpica del salto in alto, non partecipa ai Giochi per un serio infortunio. Stasera ha assistito alla finale del fioretto di Elisa Di Francisca, e dopo la gara ha commentato la squalifica di otto anni per doping inflitta a Schwazer dal Tas dopo essersi espresso gia’ contro il suo ritorno in nazionale prima che emergesse la seconda positivita’. “Non era un accanimento contro Schwazer, ma semplicemente il mio modo di concepire il mondo dello sport che deve essere senza doping – ha detto l’atleta azzurro – Se fosse stato un complotto, ed è difficile pensare che la Wada abbia architettato una cosa del genere, sarebbe una cosa talmente grande da mettere sottosopra lo sport mondiale. Se fosse un complotto sarebbe un vero schifo. Otto anni sono giusti? Non lo so, ma è stato trovato positivo per ben due volte, non lo dico certo io. Il doping è una cosa sporca e non deve far parte del nostro mondo”.