Antonio Cassano: Rubai chiavi di Trigoria, tornai alle 6 e..

di Ermete Trismegisto
Pubblicato il 12 Febbraio 2016 - 12:55 OLTRE 6 MESI FA
cassano bandierina

Antonio Cassano: Rubai chiavi di Trigoria, tornai alle 6 e..

ROMA – Antonio Cassano: Rubai chiavi di Trigoria, tornai alle 6 e… “Alla vigilia di un 4-0 contro la Juventus ho rubato le chiavi di Trigoria e sono tornato alle sei. E, il giorno dopo, ho vissuto la mia migliore notte in un campo da calcio: ho provocato un rigore e segnato due gol”. Un aneddoto, uno dei tanti, in cui c’è tutto Antonio Cassano. Tanto genio, tantissima sregolatezza. E una carriera che, purtroppo, a vederla tutta non rende giustizia al suo potenziale.

Per raccontarla Cassano ha scelto il giornale spagnolo As. Là ne ha ripercorso diverse tappe. Dall’amore-odio con Francesco Totti fino all’arrivo al Real Madrid. Antonio Cassano arrivò a Roma giovanissimo. E strapagato: il Bari incassò per quella cessione 60 miliardi di lire.  “Avevo solo 18 anni e, da quando ero piccolo, avevo sempre voluto giocare con Totti”. Poi con Totti ci ha giocato davvero. Ed è stato un rapporto fatto di una amicizia forte e di discussioni durissime: “È una persona fantastica: sono stato sei mesi a vivere a casa sua quando ho firmato con la Roma, finché mia madre non è venuta a vivere in città con mio cugino. Poi io e Francesco abbiamo litigato per mancanza di rispetto e lui smise di parlarmi per due anni”.

Poi Cassano andò a Madrid. Fu un fiasco totale. Cassano era sovrappeso e in Spagna lo accusavano di mangiare troppo. In realtà, come spiega la Gazzetta dello Sport, Cassano pensava soprattutto ad altro: alle donne.

A Madrid ricordano Cassano per i rapporti complicati con gli allenatori e per la tendenza ad ingrassare troppo. Lui, invece, ricorda soprattutto un aspetto della sua esperienza con la maglia del Blancos. “Anche David Beckham, come Totti , era perfetto, ma era una brava persona – conclude -. Era normale che il 100% delle ragazze volessero conoscere lui e non me, ma non era possibile perché lui era sposato. Io, invece, ero quello che… beh, avevo la ragazza, ma un mese dopo… D’altronde, a 20 anni si ha una forza tale da far sesso tutti i giorni. E credo che il sesso, assieme al cibo e al calcio, rappresenti il trio ideale per una vita perfetta”.