Balotelli, cori razzisti contro il calciatore dell’Inter: una gara a porte chiuse per la Juve

Pubblicato il 20 Aprile 2009 - 14:01 OLTRE 6 MESI FA

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Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha condannato la Juventus a disputare un turno a porte chiuse a causa dei cori razzisti rivolti dai tifosi bianconeri nei confronti del giocatore dell’Inter Mario Balotelli.

«Avrei ritirato l’Inter dal campo», così il Presidente nerazzurro Massimo Moratti analizza i fischi e gli insulti razzisti verso il giocatore dell’Inter Mario Balotelli, durante la partita con la Juventus. Massimo Moratti, che dal 2001 non va a Torino per seguire la sua squadra con la Juventus ha poi aggiunto: «Se fossi stato allo stadio, a un certo punto avrei lasciato il mio posto in tribuna, sarei sceso in campo e avrei ritirato la squadra. Perché c’è un limite a tutto. Quello che trovo terribile è che quei cori siano stati fatti da almeno quattro quinti dello stadio e da parte di chi aveva l’orgoglio di farli ed era felice di cantarli».

Intanto sui blog calcistici e non solo arriva la protesta dei tifosi juventini: «È giusto punire chi si rende protagonista di insulti razzisti – si legge sul forum di vecchiasignora.com – ma permetteteci soltanto di notare in tutto questo un po’ di ipocrisia. Se per 90′ – sottolinea il sito internet – la madre di un giocatore qualunque viene insultata, nessuno dice niente. Poi però scattano dei cori razzisti contro Balotelli e si mobilitano tutti: ministri, Digos, Moratti che chiede la partita a tavolino, politici, giornalisti e, naturalmente, il giudice sportivo che per dare l’esempio ci andrà giù pesante. E, invece, secondo gli juventini un insulto è un insulto, senza distinzioni. E Balotelli, sabato sera, avrebbe meritato qualche provvedimento disciplinare per il suo comportamento incivile in campo».