Bari chiede i danni a Masiello: “Ha contribuito al fallimento”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Luglio 2015 - 11:33 OLTRE 6 MESI FA
L'autogol di Andrea Masiello in Bari-Lecce (foto Ansa)

L’autogol di Andrea Masiello in Bari-Lecce (foto Ansa)

ROMA – Il vecchio Bari targato Matarrese, scrivono Giovanni Longo e Massimiliano Scagliari della Gazzetta del Mezzogiorno, è scomparso lasciando un buco da 31 milioni. E, secondo i curatori, Masiello ha contribuito per almeno quattro milioni. Il perché è presto spiegato. Il 30 luglio 2011, il calciatore è stato ceduto in comproprietà all’Atalanta per 7 milioni di euro. Il 2 aprile 2012, quando Masiello è finito in galera con l’accusa di aver venduto il derby con il Lecce, il Bari aveva in bilancio i 3,5 milioni pari a metà del valore del suo cartellino. Ma, a quel punto, il cartellino era carta straccia: “Dopo l’ordinanza cautelare – annotano i curatori – non si è registrato più alcun interesse all’acquisizione del contratto”, tanto che la società “è stata pertanto costretta a svalutare integralmente il valore della predetta compartecipazione”: l’Atalanta, insomma, se lo è preso gratis.

Per quella goffa autorete con cui vendette il derby e l’onore, Andrea Masiello incassò 50mila euro. Per le otto partite che ha complessivamente ammesso di aver truccato, ha patteggiato un anno e 11 mesi per frode sportiva, il massimo possibile per non fare nemmeno un giorno di galera. Scontati i 2 anni e 5 mesi di squalifica sportiva, oggi l’ex difensore biancorosso è tornato al calcio giocato con la maglia dell’Atalanta. Ma presto dovrà ripresentarsi in un’aula di giustizia: la curatela del fallimento dell’As Bari è pronta a chiamarlo a risarcire i danni che ha causato alla società biancorossa con il calcioscommesse. E sono danni miliardari.