Capi ultras Bari arrestati per minacce: “Vivete a Bari, non si sa mai”

Pubblicato il 10 Maggio 2012 - 08:48 OLTRE 6 MESI FA

La curva Nord del Bari (foto Lapresse)

BARI – Tre uomini, considerati capi ultrà del Bari, sono stati arrestati nell’ambito del calcio scommesse: sono Alberto Savarese (posto agli arresti domiciliari), Raffaele Lo Iacono e Roberto Sblendorio (in carcere): le accuse nei loro confronti sono di violenza privata aggravata ai danni di alcuni calciatori biancorossi nella passasta stagione di campionato.

Secondo l’accusa, i tre avrebbero minacciato alcuni giocatori biancorossi per costringerli a perdere in alcune partite. Ad accusare i capi ultras sono stati alcuni ex giocatori del Bari negli interrogatori a cui sono stati sottoposti: si tratta di Marco Rossi, ora al Cesena, e l’ex capitano del Bari Jean Francois Gillet, ora portiere del Bologna. Entrambi hanno sostenuto che le richieste degli ultrà furono respinte.

Sono tre le gare finite sotto la lente degli investigatori per le minacce e ‘intimazioni’ che capi ultrà avrebbero fatto nello scorso campionato a giocatori del Bari perché la squadra perdesse consentendo loro di fare forti vincite col calcioscommesse. Sono Bari-Samp (23 aprile 2011, 0-1), che segnò la retrocessione matematica dei biancorossi, Cesena-Bari (17 aprile 2011, 1-0), Bari-Chievo (1-2, del 20 marzo 2011).

Rossi (ascoltato come indagato) avrebbe detto agli investigatori che ”poco prima della partita Cesena-Bari, alcuni capi ultrà avevano intimato ai rappresentanti dei giocatori, tra cui il portiere Gillet e lo stesso Andrea Masiello, di perdere le successive due partite di campionato, ovvero Cesena-Bari e Bari-Sampdoria, in quanto avevano essi stessi scommesso sulla sconfitta del Bari”.

Delle minacce ai calcatori da parte dei capi ultrà scrive il gip di Bari nel provvedimento restrittivo eseguito il 2 aprile scorso nei confronti di Andrea Masiello, arrestato per altre indagini sul calcio scommesse e per presunte combine per la vendita di altre partite. Nel provvedimento del giudice si sottolinea che l’ex portiere del Bari, Gillet, ascoltato come testimone il 7 febbraio scorso, ha detto di aver ricevuto ”intimazioni” da alcuni ”esponenti di vertice degli ultra”’ – riconosciuti in foto dall’ex capitano biancorosso per Raffaele Lo Iacono, Roberto Sblendorio e Alberto Savarese – solo per l’incontro Cesena-Bari.

Secondo quanto dice Gillet a verbale, gli ultrà avrebbero detto: ”Aho, siete ultimi, avete fatto questo campionato di… non vi è mai successo niente, nessuno ha preso mazzate e cose varie, domani dovete perdere. Basta, non c’è stato niente da dire, cosi”’. Noi – dice Gillet – abbiamo detto: ”No, non esiste”.

A quel punto i tifosi avrebbero risposto: ”Va beh, da ora fino alla fine non si sa mai che cosa può succedere, tu vivi a Bari, non si sa mai”. Io ho detto: ”Non esiste”. ”E’ sufficiente, in ogni caso, consultare gli almanacchi del calcio o la raccolta della stampa sportiva di quel periodo – conclude il giudice – per verificare che il Bari avrebbe comunque perso sul campo per 1-0 entrambe quelle partite”.