Belgio-Italia, Conte: “Loro forti, ma noi siamo guerrieri…”

di Spartaco Ferretti
Pubblicato il 13 Giugno 2016 - 09:08 OLTRE 6 MESI FA
Belgio-Italia, Conte: "Loro forti, ma noi siamo guerrieri..."

Belgio-Italia, Conte: “Loro forti, ma noi siamo guerrieri…”

LIONE – Dice che il Belgio è una delle squadre più forti e che ha “pochi punti deboli”. Ma Antonio Conte non è uno che parte battuto, anzi. Vuole una “squadra di guerrieri”: maturi, pero’, e che “sappiano usare la testa cambiando atteggiamento in campo e giocando in maniera camaleontica”. Antonio Conte vive la vigilia più importante della sua breve esperienza da commissario tecnico della nazionale italiana con un’inusitata emozione ad aggiungersi all’abituale ossessione. E cosi’, nella conferenza stampa che precede la sfida con il Belgio, le sensazioni personali di un tecnico a termine e pero’ motivatissimo si mischiano alla maniacale ricerca di segretezza sulla formazione.

“Stamattina (domenica 12 giugno, ndr) abbiamo ultimato la preparazione – racconta Conte a giornalisti di tutto il mondo – ed e’ inutile nascondere che da parte mia c’è grande emozione. Questa è una grande ribalta, prima le vivevo da calciatore, ora da tecnico:è diverso, questo per me è un momento di grande orgoglio e responsabilità. Ho una consapevolezza: abbiamo cercato fare cose nel migliore dei modi”.

Lo inseguono le domande sulla formazione, “la saprete domani alle 21”, replica con un sorrisetto beffardo. Questione da servizi segreti, ironizza la stampa belga appoggiando il sarcasmo sulla cancellazione dell’allenamento finale sul campo di Lione. “Monsieur Conte, temeva le nostre spie?”, gli chiedono. Lui ride, stavolta tirato. “No – replica – faremo così anche nel prosieguo del torneo, è mia abitudine fare allenamento al mattino e viaggiare verso la sede della gara solo dopo. Al massimo sul campo facciamo un ‘torello’, se i giocatori hanno voglia di divertirsi”.

Non dà indicazioni, anzi fa un catenaccio dialettico che imbarazzerebbe il padre del calcio all’italiana Nereo Rocco. Eppure certi capisaldi aiutano a ricostruire con approssimazione accettabile l’undici che andrà in campo lunedì sera contro il Belgio (clicca qui per info diretta e streaming). Fermo restando il pacchetto difensivo di marca Juve (Buffon con davanti Barzagli, Bonucci e Chiellini), il centrale a centrocampo e’ De Rossi, con gli interni Parolo e Giaccherini e gli esterni Candreva e Damian. Coppia d’attacco favorita, quella formata da Pelle’ ed Eder. Sorprese (sempre possibili) a parte, in linea di massima saranno questi a giocare la sfida con i talenti belgi. Li teme, Conte?

“Io mi aspetto una bella partita, saremo guerrieri noi ma come escludere che lo saranno anche loro? Sono occasioni cosi’ importanti? senti la tua nazione dietro: tutti quanti metteremo il massimo. Certo – ammette – del Belgio è sotto gli occhi di tutti la qualità, i loro tanti top player. Complimenti, perche significa che stano lavorando bene: guardate i nomi, non solo di quelli che vanno in campo ma anche quelli della panchina”. Non ci sono dubbi, per Conte “Loro sono tra i favoriti alla vittoria dell’europeo”. A proposito, in un torneo che pare contraddistinto dall’equilibrio la differenza la faranno i maestri della tattica come lui? “La differenza la fanno la tattica, la tecnica, la classe, la forza atletica: nei tornei come questo breve occorre essere bravi in tutto. Il Belgio ha lacune in difesa? Lo dite voi. In porta c’e’ uno come Courtois, un giocatore del Barcellona, Vemaelen, ed altri di grande esperienza. Sinceramente, e’ una squadra con pochi punti deboli: avanti poi ha qualità e sostanza. E’ una squadra che può far parlare tanto nel presente e nel futuro”. E l’Italia, dove può arrivare? Dovremo essere bravi ad arrivare dove sarà impossibile per noi avere rimpianti. E questo mi rendo conto che può significare semifinale, addirittura finale, ma anche semplicemente superare il primo turno”. E allora la verità dove è? “Inutile cercare la verità nelle parole – conclude Conte – in questo sport la verità e’ solo sul campo?”.