Biglietto dello stadio a prezzi variabili: Virtus Entella sperimenta algoritmo come aerei e treni

di Edoardo Greco
Pubblicato il 10 Gennaio 2017 - 09:28 OLTRE 6 MESI FA
Biglietto dello stadio a prezzi variabili: Virtus Entella sperimenta algoritmo come aerei e treni

Biglietto dello stadio a prezzi variabili: Virtus Entella sperimenta algoritmo come aerei e treni

Biglietti dello stadio a prezzi variabili: il Virtus Entella è la prima squadra di calcio italiana a sperimentare il dynamic pricing, cioè il costo del tagliando che cambia in base a una serie di variabili calcolate con un algoritmo, come si usa già per i biglietti di aerei e treni. A far crescere o diminuire il prezzo per assistere a una partita della squadra di Chiavari saranno la data di acquisto, l’orario della gara, le previsioni meteo, il blasone minore o maggiore della squadra avversaria, la probabilità di vedere più o meno gol.

E conterà anche la fedeltà del tifoso-consumatore, ha spiegato Matteo Matteazzi, direttore generale della Virtus Entella, introducendo la novità: “Vogliamo premiare chi segue con fedeltà e attenzione le nostre vicende”.

L’algoritmo che deciderà il prezzo delle partite è stato elaborato dalla DinamiTick e sarà messo alla prova per la prima volta in occasione di Virtus Entella-Frosinone di sabato 21 gennaio. Chi acquisterà uno dei 4.445 biglietti disponibili (5.535 la capienza del Comunale di Chiavari meno i 1.090 abbonati) pagherà la cifra decisa dal software della DinamiTick.

L’idea è quella di massimizzare i profitti nelle partite “di cartello” e ridurre le perdite – cioè il numero dei biglietti invenduti – nelle gare con meno “appeal”. Una formula sperimentata con successo nel baseball americano. Spiega Francesca Milano sul Sole 24 Ore:

Secondo il centro studi di DynamiTick nel 2015 i biglietti invenduti nei settori dell’entertainment e dello sport sono stati oltre 340 milioni, equivalenti a 1,1 miliardi di mancati ricavi. Ridurre il prezzo di questi biglietti poco “richiesti” potrebbe quindi far calare le perdite.

Il dynamic pricing è una pratica già utilizzata per i voli aerei, i pacchetti vacanze e il cinema: in particolare in questo settore la modulazione dei prezzi dei biglietti ha portato, dal maggio 2016 ad oggi, a un aumento del 15% degli spettatori e del 13% del fatturato dei cinema che hanno adottato questa formula. In ambito sportivo la prima squadra a utilizzare un algoritmo per stabilire il prezzo dei biglietti è stata quella dei San Francisco Giants, che milita nella Mlb di baseball negli Stati Uniti.

Nel 2009 la società provò a utilizzare il dynamic pricing per vendere 2mila posti in un settore dello stadio che restava spesso vuoto. Il risultato fu un successo: il fatturato aumentò di 500mila dollari, e dall’anno successivo il dynamic ticketing pricing fu applicato a tutti i posti dello stadio, facendo registrare il tutto esaurito per più di 400 gare consecutive. Oggi nel baseball americano sono 26 su 30 le società che si affidano a un algoritmo per stabilire il prezzo giusto dei biglietti.