Bruges-Napoli porte chiuse: motivi sicurezza anti-terrorismo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Novembre 2015 - 21:54 OLTRE 6 MESI FA
Bruges-Napoli porte chiuse: motivi sicurezza anti-terrorismo

Niente tifosi contro Bruges (foto LaPresse)

ROMA – “Una pura formalità”. Somiglia al film di Tornatore la trasferta del Napoli a Bruges per la quinta giornata di Europa League.

Gli azzurri hanno già matematicamente conquistato il primo posto nel girone e la partita con i belgi non vale proprio nulla, se non qualche punto nel ranking Uefa.

Ma la trasferta non sarà tranquilla, visto che il Belgio è praticamente in stato d’assedio per la minaccia terroristica e infatti oggi il sindaco di Bruges ha deciso che la gara si svolgerà a porte chiuse.

Il borgomastro Renaat Landuyt aveva inizialmente deciso di chiudere solo il settore ospiti, dicendo no ai 1.300 tifosi del Napoli che avevano già comprato il biglietto (e saranno rimborsati), poi è arrivata la decisione di chiudere tutto lo stadio. Il motivo non sarebbe in una minaccia terroristica per la partita ma quanto per l’impossibilità di garantire tutti gli agenti di polizia per controllare capillarmente i tifosi come richiede il momento.

Domani, infatti, il Belgio riprova a tornare alla normalità: a Bruxelles riaprono le scuole e la metropolitana e nella capitale ci saranno cinquecento agenti di polizia solo per controllare alunni e viaggiatori. La partita era quindi l’evento su cui si potevano risparmiare le forze dell’ordine.

Il match a porte chiuse renderà però ancora meno “normale” la trasferta degli azzurri che trascorreranno circa 40 ore blindati. Il gruppo guidato dal tecnico Sarri parte domani da Napoli alle 14.30 per Bruges. Dall’aeroporto saranno scortati all’hotel che la polizia belga provvederà a bonificare prima dell’arrivo degli azzurri.

Da lì gli spostamenti saranno legati solo agli impegni tecnici, e non sono previsti spostamenti liberi in città fino a venerdì mattina, quando il gruppo ripartirà verso Napoli. I calciatori, riferiscono dal club azzurro, sono però sereni e hanno fiducia nelle decisioni dell’Uefa che ha dato il via libera alla partita, memori anche della prudenza dell’organizzazione europea che lo scorso anno, in occasione della trasferta contro il Dnipro, fece giocare la gara a Kiev per evitare la città ucraina, che era più vicina ai luoghi del conflitto tra forze ucraine e filorusse.

Passa in secondo piano il valore tecnico della gara che Sarri affronterà con una squadra ampiamente rimaneggiata. Restano a casa a riposare, senza subire lo stress della trasferta blindata, Higuain, Reina, Jorginho e Albiol, che potranno pensare al big match con l’Inter.

Stop scontato anche per gli infortunati Mertens e Gabbiadini. Tra i convocati tre giovani della primavera, il portiere Gionta, il difensore Luperto e l’attaccante Negro.