Calciomercato Cagliari: Dessena è ufficiale

Pubblicato il 4 Gennaio 2012 - 08:59 OLTRE 6 MESI FA

Daniele Dessena (LaPresse)

CAGLIARI  – La scelta del cuore: Daniele Dessena torna a Cagliari dove – racconta – ha vissuto il suo anno piu’ bello da calciatore, nella terra del nonno Antonio, originario di Benetutti, piccolo paese in provincia di Sassari; un anno e mezzo alla Sampdoria non gli hanno fatto dimenticare i recenti trascorsi con la maglia rossoblu’ e oggi, nel giorno della firma sul contratto (ma in realta’ e’ arrivato a Cagliari il 28 dicembre grazie al permesso concessogli dalla Samp), si presenta cosi’: ”A Cagliari ho lasciato tanti amici e non ci ho pensato due volte a dire si’ al presidente Cellino.

Qui mi sento a casa, e’ come se fossi stato qui fino a pochi giorni fa. Ho sempre sperato di poter tornare a Cagliari, e’ stata una scelta di cuore – afferma Dessena – qui ho vissuto un anno fantastico (stagione 2009/10 con Allegri in panchina, 29 presenze e tre gol, uno bellissimo in rovesciata a Catania, ndr) e anche se sapevo di andare alla Sampdoria a giocare la Champions, mi e’ dispiaciuto andar via”. Indossera’ la maglia rossoblu’ numero 27, ma aveva chiesto il 58, il numero sulla moto di Marco Simoncelli, suo coetaneo (il Cagliari ha poi spiegato che non sono previste numerazioni cosi’ alte per le maglie).

E domenica, da ex doriano, trovera’ sulla sua strada subito il Genoa. Tifosi ed ex compagni della Samp, quest’anno orfani del derby, gli hanno chiesto di battere gli ”odiati” cugini. ”A Genova c’e’ grande rivalita’ tra le due squadre – spiega Dessena – non solo tra i tifosi, ma anche tra i giocatori.

Mi sembra cosi’ strano, sino a pochi giorni fa vivevo a Genova e ora mi tocchera’ subito sfidare il Genoa. Tutti mi hanno detto di batterlo, ci provero”’. Tornando al Cagliari e alla serie A, Dessena ha detto di ritrovare ”un campionato difficile, bisogna pedalare, fare punti per raggiungere il prima possibile la salvezza. A gennaio poi abbiamo sfide toste: dopo il Genoa, Juve, Fiorentina e Milan, sara’ dura. Ballardini? Mi ha fatto un’ottima impressione, ma lo conoscevo gia’. Era stato mio allenatore nella Primavera del Parma. Un ricordo? Allora ero ragazzino e portavo i capelli lunghi e biondi – racconta il 24enne centrocampista -. Appena mi vide, al primo giorno di ritiro, mi ordino’ di tagliare i capelli e venire al campo accompagnato dai genitori, ma era mia madre che si divertiva a farmi i capelli cosi”’. .