Coni, Giovanni Malagò rieletto presidente: “Non rinuncio al sogno olimpico”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Maggio 2017 - 20:37 OLTRE 6 MESI FA
Coni, Giovanni Malagò rieletto presidente: "Non rinuncio al sogno olimpico"

Coni, Giovanni Malagò rieletto presidente: “Non rinuncio al sogno olimpico” (Foto Ansa)

ROMA – “Non rinuncio al sogno olimpico”. Giovanni Malagò è stato rieletto presidente del Coni l’11 maggio con 67 preferenze su 75. Il mondo dello sport ha confermato la sua presidenza a pieni voti e Malagò non ha dubbi per il suo secondo mandato, dopo la delusione per la mancata corsa ai Giochi Olimpici a Roma.

Dopo la sua rielezione, Malagò ha dichiarato di guardare ai prossimi quattro anni di incarico con fiducia e ha detto commosso:

“Un presidente di un comitato olimpico così prestigioso non può rinunciare al sogno olimpico, sarebbe come tradire la proprio storia. In questi anni ho difeso lo sport, ho battuto i pugni: adesso voliamo alto, senza avere paura, con coraggio”.

Una elezione senza sorprese, che ha di fatto messo tutti d’accordo: si rinnova invece la Giunta nazionale con Franco Chimenti, il più votato, e Alessandra Sensini scelti da Malagò come suoi vice e approvati all’unanimità (il numero uno del golf sarà vicario). I vertici tornano così a colorarsi di rosa, con l’olimpionica della vela che restituisce a una donna la vicepresidenza (la prima fu Diana Bianchedi con Petrucci in carica). “E’ un bel segnale” il commento di Malagò.

Entrano anche come presidenti di federazioni Angelo Bianaghi (tennis) che con 45 preferenze si è piazzato subito dietro Chimenti (54), Sabatino Aracu (rotelle), Alfio Giomi (atletica) e Flavio Roda (sport invernali) che ha vinto il ballottaggio con il collega del tiro a volo, Luciano Rossi. Escluso invece Renato Di Rocco (ciclismo). In quota dirigenti posto in Giunta per Francesco Ricci Bitti e Carlo Magri, ex numero uno della pallavolo.

Oltre alla Sensini per gli atleti anche l’ex pugile Roberto Cammarelle, tra i tecnici la candidata unica Valentina Turisini. Tre i membri Cio, Franco Carraro, Mario Pescante e Ivo Ferriani (entrano l’ex sindacalista Sergio D’Antoni come rappresentante territoriali regionali, Guglielmo Talento per i provinciali, e Giovanni Gallo per gli enti di promozione).

Parlando del suo mandato appena concluso, Malagò ha sottolineato di aver mantenuto le promesse ed è soddisfatto dei risultati raggiunti: ”

“Siamo un colosso. Ci sono tutte le premesse per giocare un ruolo da protagonisti nel nostro Paese dobbiamo essere tutto un modello. I nostri risultati sono straordinari, ma lontani da altri paesi: sappiamo però che l’associazionismo italiano è l’eccellenza nel mondo. C’è da lavorare: le priorità? Eliminare la Babele di norme e regolamenti e continuare nell’opera di riorganizzazione della macchina”.

Il Malagò bis intanto ha già appuntamenti fissati: i prossimi due consigli nazionali il 20 giugno e il 18 luglio. Il 12 giugno invece il capo dello stato, Sergio Mattarella, sarà in visita al Foro Italico. Quanto alla corsa olimpica naufragata “vediamo cosa succederà a Lima”, dice il presidente del Coni, guardando al prossimo settembre quando il Cio sceglierà tra Parigi e Los Angeles la sede dei Giochi 2024. Che restano il rimpianto più grosso,

“una ferita che ha colpito tutti. Nessuno si capacita dell’occasione mancata. Da imprenditore vivo l’amarezza maggiore: le decisioni politiche vanno rispettate, ma penso che poi ci debbano essere soluzioni alternative alle offerte di lavoro”.

Un ciclo si è chiuso e un altro si apre, con quei cinque cerchi sempre da inseguire.