Cristiano Ronaldo: “Nemmeno Dio piaceva a tutti”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Gennaio 2016 - 08:31 OLTRE 6 MESI FA
Cristiano Ronaldo (foto Ansa)

Cristiano Ronaldo (foto Ansa)

MADRID – Cristiano Ronaldo con 57 reti in 57 presenze si aggiudica il podio dei migliori realizzatori del 2015: dietro di lui l’asso del Barcellona fermo a 52, e quello del Bayern a quota 49. Eppure questi numeri straordinari, non bastano per mettere a tacere i suoi detrattori che lo accusano di essere eccessivamente arrogante e vanitoso.

Cristiano Ronaldo però non si nasconde, sa bene di non avere un carattere semplice. E sa bene che, per chi ha una personalità forte come la sua, il rischio di non essere compresi è sempre dietro l’angolo. In un’intervista a Papel, supplemento del Mundo, è tornato a parlare del suo rapporto talvolta complicato con il pubblico: “C’è chi mi odia, chi mi dice che sono arrogante e vanitoso. Fa parte del mio successo. Sono nato per essere il migliore. Se ho raggiunto tutti questi risultati, se sono quello che sono, non devo certo cambiare”. Ha poi rincarato la dose: “Non posso vivere pensando tutti i giorni a cosa pensano di me gli altri. Sono antipatico? Nemmeno Dio piaceva a tutti. Non ho rimpianti e vado a letto con la coscienza pulita”.

Gli atteggiamenti eccessivi in campo spesso gli sono costati severe critiche, ma lui non ha intenzione di fare marcia indietro: “I miei comportamenti sono spontanei, nulla di preparato. Non mi piace perdere”. E probabilmente è stata la sua infanzia difficile ad aiutarlo a gestire i momenti ‘no’: “A 11 anni ho dovuto lasciare la mia famiglia e arrangiarmi. Ho sviluppato una grande forza mentale”. Alla domanda su cosa farà quando smetterà di giocare, ha risposto: “Voglio vivere come un re. Vorrei che il mio marchio di abbigliamento continuasse ad espandersi. Terminata la vita da calciatore, fra 5, 6, 7, 10 anni, ce ne sarà un’altra. Però non voglio essere un allenatore, o un direttore di un club o un presidente”.