De Laurentiis: “Con fatturato Juve avrei vinto 10 scudetti. Ci metto 2 secondi a fare un altro stadio…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Novembre 2018 - 18:25 OLTRE 6 MESI FA
De Laurentiis: "Con fatturato Juve avrei vinto 10 scudetti. Ci metto 2 secondi a fare un altro stadio..."

De Laurentiis: “Con fatturato Juve avrei vinto 10 scudetti. Ci metto 2 secondi a fare un altro stadio…”
ANSA / VINCENZO ARTIANO

NAPOLI – “Siamo la diciannovesima squadra al mondo, non abbiamo debiti con le banche, siamo un modello virtuoso. Forse non riusciremo a battere la Juventus, chi lo sa, ma con quel fatturato, dieci scudetti li avrei vinti anch’io. Noi spesso ci siamo andati molto vicini”. Lo ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis a margine di un convegno a Napoli.

Il patron azzurro ha approfondito anche la questione del San Paolo e i diversi rapporti con Regione Campania e Comune di Napoli: “Vedo una Regione molto attiva. Avevo detto che cambiare la pista era inutile, ho pregato il presidente della Regione di mettere a disposizione altri 15 milioni per i bagni e per i sediolini ed è avvenuto. Ora devo andare al San Paolo per la storia dei sediolini, non cambiamoli quando stiamo giocando”. Sui rapporto con l’amministrazione de Magitris, De Laurentiis ha detto: “Il Comune mi chiede 1 milione e 800mila all’anno e io non ho firmato la convenzione e sono andato a domanda individuale.

Non ho firmato perché non mi sono stati restituiti i soldi dei tornelli. Si è creata una situazione urticante perché in qualche modo non si è mai voluto trovare un modo signorile di risolvere il problema con una stretta di mano.

Mi sembra assurdo che il Comune non faccia mai i lavori e che se io devo invitare a cena i signori del Psg o del Liverpool mi debba invitare una cena facendo venire un camion con la cucina dentro e creare qualcosa in cui non faccio vedere le situazioni del San Paolo”.

La questione San Paolo 

Aurelio De Laurentiis ha abbandonato l’idea di costruire un nuovo stadio in un’altra zona di Napoli e provincia. Il Napoli rimarrà al San Paolo: “Non è lo stadio che vorrei – ha annunciato oggi il patron – e quando dico vado altrove, intendo dire che ci metto 2 secondi a comprare i terreni e a fare uno stadio in 18 mesi, poi mi rendo conto che il San Paolo è lo stadio di Maradona che costituisce l’unica parte importante di un passato calcistico napoletano e non vorrei dimenticarlo”.

La memoria del Napoli di Maradona e l’amore dei tifosi per lo stadio in mezzo alla città hanno vinto e ora il patron azzurro torna in campo per il San Paolo, lanciando un allarme sicurezza: “Dal 1990 – spiega De Laurentiis a margine di un convegno a Napoli – allo Stadio San Paolo non è stato fatto nulla. Noi ci troviamo con uno stadio con una sovrastruttura brutta dal punto di vista estetico ma anche traballante. Un milione di viti mai registrate”.

Il riferimento è alla copertura dello stadio, costruita per i Mondiali di Italia ’90 e già criticata in passato per le perdite d’acqua quando piove. A De Laurentiis ha però replicato Ciro Borriello, l’assessore comunale agli impianti sportivi: “Conosciamo la situazione – ha detto Borriello – e anche per questo abbiamo elaborato il progetto di riqualificazione del tetto che prevede la verifica delle bullonature. Il lavoro partirà dopo le Universiadi e ci sono già appostate ricorse per 500.000 euro”.

Nonostante le frecciate al Comune (e gli elogi alla Regione Campania per aver stanziato i 15 milioni per i nuovi seggiolini), continua la manovra di riavvicinamento tra l’amministrazione cittadina e il club azzurro, anche se De Laurentiis ricorda la questione della mancata firma della nuova convenzione: “Il Comune – dice – mi chiede 1 milione e 800mila all’anno e io non ho firmato la convenzione e sono andato a domanda individuale. Non ho firmato perché non mi sono stati restituiti i soldi dei tornelli”.

Torna di moda però una riqualificazione futuribile del San Paolo, con il presidente azzurro che rilancia possibili attività ricreative extra calcistiche nello stadio e Borriello che apre: “Ci sono spazi inutilizzati – dice a Radio Kiss Kiss – al San Paolo che potrebbero essere riconvertiti con il Museo dello Sport, una sala cinematografica”. Gli azzurri, quindi, resteranno a Fuorigrotta, dove domenica arriva il Chievo. Domani alla ripresa degli allenamenti Ancelotti ritrova molti nazionali. Attesa anche per Koulibaly, che è tra i 5 candidati al Pallone d’Oro africano.

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