Europa League, Fiorentina-Roma 1-1 e Napoli-Dinamo Mosca 3-1

di redazione Blitz
Pubblicato il 12 Marzo 2015 - 23:32 OLTRE 6 MESI FA
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Benitez nella foto LaPresse

ROMA – Fiorentina-Roma 1-1 e Napoli-Dinamo Mosca 3-1,  partite valide per l’andata degli ottavi di finale di Europa League.

Fiorentina-Roma 1-1, gol: Ilicic 17′ e Keita 77′. Neto ha parato un rigore a Ljajic al 60′ .

La Roma ottiene ancora un pareggio, ma questo vale oro. I giallorossi pareggiano 1-1 al Franchi con la Fiorentina nell’andata degli ottavi di finale di Europa League, mettendosi in posizione di vantaggio in vista della gara di ritorno tra una settimana all’Olimpico. Gli uomini di Garcia, spaesati in avvio e puniti da Ilicic, mostrano segnali di ripresa con il passare dei minuti, e riescono ad acciuffare meritatamente il pareggio a un quarto d’ora dalla fine con Keita, dopo aver anche sbagliato un rigore con Ljajic al 10′ della ripresa. Occasione sprecata invece per la squadra di Montella, che dopo il vantaggio non è riuscita a inferire sull’avversario nel momento di difficoltà, anche per gli infortuni di De Rossi e Manolas. I viola dovranno adesso espugnare Roma o pareggiare segnando almeno due reti per passare il turno.

Il forfait di Totti e gli acciacchi di Doumbia costringono Garcia a schierare un tridente leggero composto da Ljajic, Florenzi e Ljajic. Panchina per Gervinho così come per Pjanic. Emergenze in attacco anche per la Fiorentina: l’infortunio di Gomez e il recupero in extremis di Babacar (che però va solo in panchina) obbligano Montella a schierare Ilicic davanti, supportato da Joaquin da una parte e Salah dall’altra. In mezzo al campo recuperi importanti di Borja Valero e Pizarro. Badelj completa il centrocampo. La gara si gioca su ritmi vertiginosi fin dai primi minuti, grazie al pressing asfissiante dei padroni di casa, che mettono spesso e volentieri in difficoltà la retroguardia avversaria. Proprio da un disimpegno errato di Yanga Mbiwa, nasce il gol dei viola: al 17′ Salah parte palla al piede centralmente, vede l’inserimento di Ilicic sul centro destra. L’ex giocatore del Palermo fa partire un destro che Skorupski può solo deviare e che finisce in rete sotto la traversa. Come non bastasse i giallorossi perdono a distanza di dieci minuti uno dall’altro prima De Rossi e poi Manolas. Dentro Pjanic e Astori. Spinta dall’entusiasmo la Fiorentina sfiora il bis in contropiede con Basanta, servito da Salah, che calcia alto. Dopo un’ottima mezzora i toscani abbassano i ritmi e consentono agli ospiti di venir fuori. Al 42′ Nainggolan spaventa il ‘Franchi’ con un tiro da fuori di poco a lato, ma è un minuto dopo che i capitolini hanno la più ghiotta palla gol del primo tempo proprio con Ljajic, l’ex della serata. Florenzi con un ottimo stop a seguire calcia di prima intenzione, Neto dice no ma sulla ribattuta la palla finisce all’attaccante serbo che a porta sguarnita da distanza ravvicinata calcia alto.

Grandi emozioni anche in avvio ripresa. Astori al 7′ compie un intervento decisivo sul cross velenoso di Alonso. Al 10′ però la Fiorentina si fa trovare scoperta, Iturbe si presenta in area solo davanti a Neto, costretto ad atterrarlo fallosamente. Dal dischetto però Ljajic fallisce la seconda chances della serata facendosi ipnotizzare dallo stesso Neto. Rispetto al primo tempo la manovra dei padroni di casa è meno avvolgente, ma nonostante questo l’undici di Montella spaventa Skorupski in due occasioni con due tiri dalla distanza di Ilicic e di Alonso di poco fuori bersaglio. Con il passare dei minuti alla ricerca del pareggio e favorita da una Fiorentina visibilmente in debito d’ossigeno la Roma prende in mano le redini del gioco e trova il pareggio al 31′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo con un colpo di testa di Keita, lasciato colpevolmente solo in area dalla difesa dei toscani. Nel finale Badelj con un tiro centrale ma potente tenta di svegliare i suoi, ma sono ancora i giallorossi ad avere le palle gol migliori, prima al 37′ con Iturbe in contropiede (palla alta), infine al 45′ con una rasoiata di Nainggolan a lato. Termina così 1-1 il derby d’andata degli ottavi di Europa League: sarà decisiva per il passaggio del turno la sfida tra una settimana all’Olimpico.

Napoli-Dinamo Mosca 3-1, gol: Kuranyi 2′, Higuain 25′, 31′ (rigore) e 55′.

Higuain show. Ed il Napoli porta a casa una vittoria che avrebbe potuto essere anche più larga del 3-1 finale, considerata l’inconsistenza degli avversari che, peraltro, giocano tutto il secondo tempo in inferiorità numerica per l’espulsione di Zobnin. Il Pipita è irrefrenabile e mette a segno una tripletta che lancia il Napoli verso la qualificazione ai quarti di finale, anche se a Mosca, la prossima settimana, ci sarà comunque da stringere i denti perchè la Dinamo venderà cara la pelle.

Il Napoli, come è sua abitudine fa di tutto per complicarsi la vita. La partita, infatti, comincia in salita per la squadra di Benitez. E’ da poco trascorso un minuto di gioco e la Dinamo Mosca è già in vantaggio. Ancora una volta i guai per la retroguardia azzurra vengono da calcio da fermo. Su spiovente dalla bandierina di Valbuena, Kuranyi stacca indisturbato e manda il pallone alle spalle di Andujar. I padroni di casa, tuttavia, reagiscono bene alla botta subita a freddo e cominciano a macinare gioco. Da quel momento i russi vengono chiusi nella propria metà campo dalla quale riescono ad uscire soltanto in rare occasioni, ma senza creare particolari problemi alla retroguardia partenopea. E’ il Napoli, invece, a trovare prima il pareggio e poi la rete del vantaggio.

In entrambi i casi ci pensa Higuain a incanalare la gara nel verso giusto, prima con un perfetto colpo di testa su traversone di Ghoulam e successivamente trasformando un calcio di rigore concesso per atterramento di Mertens lanciato a rete. Il Napoli dà la sensazione di poter superare abbastanza agevolmente la difesa avversaria che ha problemi a prendere le misure agli sguscianti attaccanti azzurri. La ripresa comincia nel modo migliore per il Napoli. Dopo un minuto Zobnin si fa ingenuamente espellere per doppia ammonizione e al 9′ Higuain con una magia (stop di petto e tiro al volo di sinistro) porta a tre gol il suo bottino personale di serata.

Gli azzurri insistono nel tentativo di fare poker e chiudere così quasi del tutto il conto con gli avversari. Nella fase centrale ed in quella finale della ripresa, però, agli uomini di Benitez, che subiscono anche un evidente calo atletico, manca lo spunto giusto per concretizzare la loro superiorità che è nettissima ed evidente. I presupposti per il ritorno della prossima settimana a Mosca sono comunque favorevoli, sia per il vantaggio acquisito sia perchè la Dinamo dimostra di essere un avversario non certo irresistibile.