Doping chirurgico come Tiger Woods. Bisturi per migliorare vista, muscoli…

Tiger Woods (Foto Lapresse)

ROMA – Il doping oggi si fa in sala operatoria. Dai trattamenti per migliorare la vista, scelti soprattutto dai golfisti, a quelli per ampliare il setto nasale e l’aria che si respira, preferiti da ciclisti e corridori, la gamma di interventi chirurgici per migliorare le prestazioni sportive è ampia. E fa sempre più proseliti.

Il primo a sottoporvisi, ricorda Gianluca Grossi sul Giornale, è stato Tiger Woods. Il giocatore di golf americano scelse il rimodellamento della cornea tramite laser, altrimenti detto Lasik.  Un intervento praticato dal 1989, a cui si sono sottoposti anche astronauti e militari.

Permette di vedere fino a quindici decimi, contro i dieci decimi dei “comuni mortali” senza miopia, ipermetropia o astigmatismo. Tradotto, vuol dire che si diventa in grado di vedere una mosca a nove metri di distanza.

Il doping chirurgico ha i suoi seguaci anche nel mondo della corsa, del calcio e del ciclismo. In questo campo l’intervento che va per la maggiore è il modellamento del setto nasale per consentire una migliore respirazione e quindi una maggiore ossigenazione dei polmoni.

Un tempo questo tipo di operazione veniva eseguita solo su persone con sinusiti o deviazioni del setto nasale. Oggi diventa una sorta di potenziamento della forza muscolare.

Nel baseball vanno gli interventi per aumentare l’efficacia dei muscoli del braccio. I chirurghi ricostruiscono il legamento collaterale ulnare, all’altezza del gomito, che così diventa più efficiente.

Bicipiti, tricipiti e polpacci possono essere aiutati con iniezioni di Synthol, sostanza controversa capace di migliorare la prestanza muscolare, ma anche dalle iniezioni intramuscolari.

Tutto senza rischi? Non sempre. Si possono anche avere problemi, infezioni, ascessi e indebolimento dei nervi. Ma tutto questo non sembra scoraggiare.