Doping, l’atletica europea vuol tirare una linea sui vecchi record. A rischio il 19″,72 di Mennea

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Maggio 2017 - 14:29 OLTRE 6 MESI FA
Doping, l'atletica europea vuol tirare una linea sui vecchi record. A rischio il 19",72 di Mennea

Doping, l’atletica europea vuol tirare una linea sui vecchi record. A rischio il 19″,72 di Mennea

ROMA – Doping, l’atletica europea vuol tirare una linea sui vecchi record. A rischio il 19″,72 di Mennea. Fa discutere la proposta dell’Ea, l’agenzia che gestisce l’atletica leggera europea, di tirare una linea sui vecchi record in modo da ricominciare da zero e restituire credibilità alle performance più significative, credibilità minacciata da decenni di doping diffuso, controlli saltuari ed inefficaci, manipolazioni di ogni tipo.

La proposta sarà esaminata dalla Iaaf, la federazione internazionale, che l’ha presa in considerazione. Prima, però, bisognerà convincere o perlomeno evitare di alienarsi per sempre il sostegno di quei campioni puliti che non ci stanno a dover rinunciare a quanto meritato in pista dopo anni di immensi sacrifici. Per dire, rischierebbe anche il record europeo dei 200 metri (19 e 72) ottenuto dal nostro Pietro Mennea, la freccia di Barletta, il 12 settembre 1979 alle Universiadi di Città del Messico. Un record storico che è stato anche record del mondo di incredibile longevità visto che fu superato solo ad Atlanta nel 1996 da Michael Johnson con il tempo di 19 e 32.

Se la richiesta dell’EA venisse accolta dalla Iaaf, che la prenderà in considerazione nel suo board di agosto, potrebbero venir archiviati numerosi record, che diventerebbe in pratica quelli di un passato che si vuole lasciare alle spalle. Si tirerebbe così una riga sui record di ieri, partendo da zero con quelli che verranno stabiliti d’ora in poi, con i nuovi controlli. La proposta prevede infatti controlli antidoping più severi e numerosi (effettuati anche mesi prima dell’evento, con possibilità di nuovi test nei 10 anni successivi), oltre a garanzie di un migliore standard delle attrezzature elettroniche e qualità dei giudici di gara, con conseguente archiviazione dei primati già stabiliti qualora non dovessero soddisfare i nuovi criteri. (Gazzetta dello Sport)