Euro 2016, Pogba e musulmani Francia rinunciano a Ramadan

di Ermete Trismegisto
Pubblicato il 8 Giugno 2016 - 12:32 OLTRE 6 MESI FA
Euro 2016, Pogba e musulmani Francia rinunciano a Ramadan

Euro 2016, Pogba e musulmani Francia rinunciano a Ramadan

PARIGI – Il Ramadan, il tradizionale mese di digiuno dall’alba al tramonto, può attendere. Almeno per i calciatori francesi di fede musulmana impegnati ai prossimi Europei di calcio in programma dal 10 giugno al 5 luglio. Paul Pogba e gli altri (Sagna e Kante, solo per fare qualche nome) hanno infatti deciso di rimandare il mese di digiuno. Una scelta quella dei calciatori francesi che farà sicuramente felice il ct francese Didier Deschamps che pure aveva lasciato libertà di scelta. In cambio della rinuncia il ct francese ha garantito ai calciatori islamici la presenza di piatti “halal” nel menù.

L’Islam, poi, prevede per chi per motivi particolari deve rinunciare al mese di digiuno, la possibilità di recuperarlo in seguito con specifici periodi durante l’anno.

Nella nazionale francese la questione ramadam e alimentazione è controversa da tempo. Si tratta della nazionale presente a Euro 2016 che insieme all’Albania ha più calciatori di fede musulmana. E non sempre la gestione è stata lungimirante. Ricorda la Gazzetta dello Sport:

Un tema sensibile, visto che nel 2010, dopo lo scandalo al Mondiale sudafricano, caratterizzato da tensioni etnico-sociali in spogliatoio e lo sciopero dei giocatori francesi, si scoprì che Domenech aveva imposto a tutti un menù halal, nell’ottica di non creare differenze. Il successore Blanc lo abolì. Deschamps ha optato per il giusto compromesso.

Cos’è il ramadan. Iniziato martedì 7 giugno, il Ramadan, nono e più sacro mese del calendario lunare islamico: in questo mese, infatti, secondo la religione musulmana il Corano venne rivelato a Maometto.  Per circa un mese (quest’anno finirà il 5 luglio) i musulmani osservanti sono tenuti a digiunare dall’alba al tramonto: è quanto prevede uno dei cinque precetti dell’Islam. Si possono astenere dal digiuno solo gli anziani, i malati cronici, i bambini, le donne incinte. Sono temporaneamente esentati anche coloro che sono in viaggio e le donne durante il ciclo mestruale.

Per i fedeli islamici si tratta di un mese di purificazione, dedicato alla preghiera, alla meditazione e all’autodisciplina. Non si tratta, infatti, solo di astenersi dal cibo, ma anche da ogni tipo di bevanda, dal fumo e dai rapporti sessuali. Al tramonto il digiuno viene interrotto con un dattero o un bicchiere d’acqua. Poi segue il pasto serale, chiamato iftar, che può diventare un vero e proprio banchetto.