Felipe Melo: “Inter? Qui per fare la storia”

Pubblicato il 3 Settembre 2015 - 17:31 OLTRE 6 MESI FA
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Felipe Melo a Milano nella foto LaPresse

MILANO – “Non ho avuto paura di non arrivare all’Inter, la porta che Dio apre nessuno la chiude. Sono un giocatore cattivo, è la mia caratteristica e la mia forza. Trovo un’Inter piena di fame e voglia di vincere. È un club abituato a farlo. Credo che l’Inter qualsiasi campionato lo inizi con la possibilità di vincere lo scudetto”.

Felipe Melo ha lo sguardo deciso e concentrato durante la presentazione alla stampa nella conferenza di Appiano Gentile. È un giocatore diverso rispetto a quello che l’Italia ricorda. E la Juventus sembra essere un capitolo chiuso: “La Juve? Penso sempre al futuro e perché sia positivo devo concentrarmi sul presente. Il passato è passato. Al Galatasaray ho anche parato un rigore, ho fatto la storia. E voglio farla anche qua”.

Anche i cartellini, suo tallone d’Achille non lo preoccupano: “L’anno scorso non ho mai preso un rosso, non sono il ragazzino di dieci anni fa. Voglio essere leader dentro e fuori dal campo. Conquisterò i tifosi già da oggi, in amichevole con Lecco”. Anche in passato Melo è stato molto vicino all’Inter: “Mi ha voluto fortemente Mourinho, avevo pre contratto ai tempi della Fiorentina. Poi è saltato tutto. Ma l’importante è arrivarci”. Insieme a Melo, anche Alex Telles viene presentato ai giornalisti. La coppia ex Galatasaray è pronta a dar battaglia.

“Sono molto felice di essere qui, mi ha voluto Mancini. É una grande sfida e sono sicuro delle mie capacità, vorrei guadagnarmi un posto in Nazionale dando il meglio. Farò attenzione all’aspetto tattico, ma non snaturerò le mie qualità offensive. Sto fisicamente bene. Sono pronto”. E in mente ha un obiettivo importante, raggiungere il livello di Marcelo, suo idolo. “Nella mia carriera – spiega il brasiliano – è stato tutto molto rapido. Ogni giorno devo dimostrare, voglio crescere e con Mancini posso farlo. Il mio giocatore di riferimento è Marcelo. Spero di poterlo eguagliare”.