Champions League, Atletico Madrid e Bayern Monaco in semifinale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Aprile 2014 - 23:25 OLTRE 6 MESI FA
Bayern-United, Pep Guardiola (LaPresse)

Bayern-United, Pep Guardiola (LaPresse)

ROMA – Champions League, Atletico Madrid e Bayern Monaco in semifinale.

Atletico Madrid-Barcellona 1-0, gol: Koke 5′  (andata: 1-1) 

E’ finita con uno stadio intero a piangere di gioia e gridare il nome di Luis Aragones, simbolo del madridismo targato Atletico.

Quaranta anni dopo la squadra ‘colchonera’ torna in semifinale nella massima competizione europea, nel nome del ct che condusse la Spagna alla vittoria ad Euro 2008 ma che nel 1974, ovviamente da calciatore, fu il trascinatore di una squadra anche allora guidata da un argentino (ora c’è Diego Simeone, all’epoca Juan Carlos Lorenzo) e che poi arrivò alla finale, dove perse per 4-0 alla ripetizione (nel ’74 si usava così) dopo che nella prima finale la rete di Aragones era stata pareggiata da Schwarzenbeck al 119′.

E chissà che quella finale non si ripeta anche stavolta, visto che nella sera in cui al Calderon cade il Barcellona di Messi e Neymar e sembra quasi la fine di un ciclo, è passato anche il Bayern, a spese del Man United.

Venerdì ci saranno i sorteggi delle semifinali, e allora si vedrà se ci sarà subito una doppia sfida con i bavaresi o se Bayern-Atletico può essere la finale dei 40 anni dopo, di quando stava tramontando un altro mito, quello dell’Ajax del calcio totale.

L’Atletico, che in semifinale rischia anche di dover giocare un doppio derby di Madrid con il Real, era reduce dall’1-1 al Camp Nou e privo dell’infortunato Diego Costa.

Ha segnato dopo appena 5 minuti con Koke, ha colpito pali e traverse (l’ex di lusso David Villa si mangia ancora le mani, ma si è consolato dicendosi felice ”perchè abbiamo fatto la storia: giochiamo sempre con il cuore, oggi più che mai”) e ha meritato la vittoria contro un Barcellona impalpabile proprio nella sua coppia d’oro.

Messi e Neymar non hanno quasi mai inciso, a parte una spettacolare giocata del brasiliano, con tunnel e pallone sotto la suola a lasciare di sasso Tiago, che ha strappato applausi al pubblico avversario.

E’ un calo fisico, o la testa è già al Mondiale? Sono molte le cose su cui ora dovranno riflettere staff tecnico e dirigenziale del Barca, e il blocco del mercato, se non verrà tolto, complicherà ulteriormente le cose.

Senza dimenticare, comunque, che i blaugrana sono in finale di Coppa del Re (contro il Real) e ancora in piena corsa per vincere il campionato, Atletico delle meraviglie permettendo.

ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe Luis; Raul Garcia, Gabi, Tiago, Koke; Villa, Adrian. All.: Simeone

BARCELLONA (4-3-3): Pinto; Dani Alves, Bartra, Mascherano, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Neymar, Messi, Fabregas. All.: Martino

ARBITRO: Webb (ING)

Bayern-Manchester United 3-1, gol: Evra 57′, Mandžukić 59′, Muller 68′ e Robben 76′ (andata: 1-1)

Dura poco più di un minuto il sogno del Manchester United prima di subire la prepotente riscossa del Bayern Monaco: tre gol in 17′ valgono ai tedeschi la terza semifinale consecutiva di Champions League.

La sentenza dell’Allianz Arena è netta quanto severa: lo United non fa più parte dell’elite del calcio europeo, la squadra di Pep Guardiola è la favorita d’obbligo di questa edizione.

Non solo per la qualità dei suoi singoli o per la precisione maniacale del suo fraseggio inimitabile, ma per la fame di vittorie che questa squadra ha conservato nonostante le recenti vittorie. Perché è bastato che lo United sfiorasse anche solo con il pensiero il clamoroso colpaccio – dopo un primo tempo sonnolento – che i bavaresi si scatenassero. Come già nella gara d’andata quando il vantaggio di Nemanja Vidic era stato subito neutralizzato da Bastian Schweinsteiger. Un’equazione che si ripete in Germania.

Quasi che più che allo United l’euro-gol di Patrice Evra sia servito più ai padroni di casa, sin lì in controllo della partita ma irrimediabilmente inconcludenti. Trascorrono appena 73” e arriva il pari bavarese, firmato da Mario Mandzukic al termine di un’azione travolgente.

A stretto giro di posta il sorpasso arriva grazie ad una deviazione sotto porta di Thomas Muller. Una mazzata per il morale della squadra di David Moyes che aveva impostato una gara all’italiana: difesa e contropiede.

E quando finalmente il Bayern alza i ritmi, e i Red Devils accusano la stanchezza per una partita di solo contenimento, Arjen Robben, con la complicità di Vidic, mette il sigillo sulla contesa, e sulla qualificazione. Impietoso il confronto finale tra i due tecnici: Guardiola in semifinale per la quinta volta in altrettante stagioni in panchina, Moyes rimandato, o forse definitivamente bocciato.

BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Rafinha, Boateng, Dante, Alaba; Lahm, Kroos; Robben, Goetze, Ribery; Mandzukic. All.: Guardiola

MANCHESTER UNITED (4-2-3-1): De Gea; Jones, Ferdinand, Vidic, Evra; Fletcher, Carrick; Valencia, Rooney, Kagawa; Welbeck. All.: Moyes

ARBITRO: Eriksson (SVE).