Giovanni Trapattoni: “Ilary Blasi? Le mogli facciano le mogli”

di redazione Blitz
Pubblicato il 26 Settembre 2016 - 18:12 OLTRE 6 MESI FA
Giovanni Trapattoni: "Ilary Blasi? Le mogli facciano le mogli"

Giovanni Trapattoni: “Ilary Blasi? Le mogli facciano le mogli”

ROMA – Giovanni Trapattoni non ha apprezzato l’intervista di Ilary Blasi alla Gazzetta dello Sport e commenta: “Le mogli facciano le mogli”. L’allenatore ha detto:

“Le mogli facciano le mogli. Ripeto, ho sempre detto ai calciatori che le mogli devono fare le mogli e non interferire nelle questioni di campo. È chiaro che devono essere al fianco del marito e sostenerlo ma se si mettono a parlare delle questioni di campo diventa poi un caos”.

E ancora: “Io ci sono già passato attraverso casi simili, daBaggio a Pirlo. Conosco le necessità che un tecnico ha verso il gruppo. È un mestiere delicato, credo che Spalletti abbia voluto portare avanti un progetto per il futuro e sia stato giusto che gli abbia detto rimani, ma puoi essere utilizzato a seconda dei momenti. Per il resto credo che solo il ragazzo sappia come sono andate le cose. Ma a questo punto credo che si saranno ampiamente chiariti”.

Infine: “Bisogna fare i conti con l’amplificazione di certe cose che c’è a Roma – ha concluso Trapattoni -. Sono stato in tantissime piazze, ho allenato anche all’estero, ma Roma è Roma. Gli echi di certi fatti o parole sono maggiori”.

Ilary Blasi, moglie di Francesco Totti, si è scagliata contro la Roma e Luciano Spalletti. Alla vigilia del 40esimo compleanno del capitano giallorosso, la conduttrice del Grande Fratello Vip ha attaccato a testa bassa difendendo il marito in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. “Io di calcio non capisco nulla”, la premessa di Ilary. Una premessa che però non le consiglia di tacere, anzi.

Arriva l’affondo: “è stato surreale. Fantascienza, non ci potevo credere. È stato cacciato da casa sua, scrivetelo. Questa cosa non si fa. Io non lo avrei mai fatto, non mi sarei mai permessa una cosa del genere. Appena tornò gli dissi: “Stasera si va allo stadio, dobbiamo essere là”. L’ovazione? In quei momenti i tifosi c’erano, non lo hanno abbandonato”.

E poi l’attacco all’allenatore della Roma:

“Le scelte calcistiche sono opinabili ma non si discutono, di quello non mi impiccio, però forse avrei qualcosa da ridire a livello umano, sulla persona. Nell’intervista alla Rai, che fece tanto scalpore, si capiva cheFrancesco chiedeva solo rispetto, ed era giusto. In quel momento non glielo stavano dando. Francesco non è uno polemico, lui parla quando tocca la palla. A casa, ad esempio, non “porta” niente, ma da febbraio a maggio la cosa era talmente grossa… Era un momento delicato, non si fa così. Non ha mai chiesto di giocare, si è sempre messo seduto con umiltà ad aspettare. Non critico la scelta tecnica, critico il comportamento umano, e Spalletti è stato un uomo piccolo. Punto. È la verità. Lui a parole ha detto anche delle cose stupende, ma a parole. Invece lo subisce. In un momento così difficile nella vita di un ragazzo che sta attraversando un passaggio importante, c’è modo e modo per comportarsi. È giusto proiettarsi nel futuro e provare a far grandi cose anche senza di lui, ma mi sembra che alla Roma rimanga ancora difficile… Io glielo auguro. Certo che si poteva essere più delicati e Spalletti sicuramente non lo è stato, non l’ha saputo guidare in un percorso umano. Io le persone le giudico anche da questo. Quindi voto basso, molto basso”.