Giovanni Trapattoni: “In Rai C’è chi vuole mia testa ma…”
Pubblicato il 2 Aprile 2016 - 14:01 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Giovanni Trapattoni rischia il suo posto da commentatore Rai ai prossimi europei per le sue imprecazioni? Sembrerebbe proprio di no stando almeno a quanto riporta La Gazzetta dello Sport. In realtà il Trap non sembra poi troppo preoccupato, tutto sommato nella sua vita ha avuto e perduto incarichi più prestigiosi. Così la Gazzetta:
Giovanni Trapattoni al centro di una bufera mediatica. Il suo commento colorito («porca putt…») a un passaggio sbagliato da Okaka durante la telecronaca di Germania-Italia ha destato critiche e reprimende. Al punto da indurre qualcuno a chiedere alla Rai la testa del pluridecorato decano dei nostri allenatori, ingaggiato dalla tv pubblica anche per le partite dell’Europeo. Collaborazione che da qualche parte si vorrebbe adesso interrompere.
LO SFOGO Così ieri mattina il Trap era sulle pagine sportive di «Repubblica» e poi si è sfogato ai microfoni di Radio24 («La zanzara»). Alle 19.30 eccolo pimpante e motivato al telefono rosa. «Chi mi conosce sa che non riesco, per carattere, a rimanere freddo, impassibile, durante le partite della Nazionale. Vi prendo parte prima da allenatore, poi da tifoso e infine da opinionista. Ma proprio perché anche io do opinioni non ho niente da eccepire se qualche giornalista ha voluto sottolineare in blu la mia espressione dell’altra sera, che poi è una imprecazione di campo, come ‘’orco zio’’, per intenderci, priva di destinatari e perciò priva di una valenza offensiva, direi. Certo, un porca miseria sarebbe stato meglio, ma quando sei lì a soffrire insieme con i giocatori…».
IL PRETESTO Giuan va giù a manetta perché sospetta una regia occulta dietro al can-can. «Ora io non so chi è questo tizio che ha chiesto o avrebbe chiesto la mia testa. A volte capita che ci si faccia della pubblicità attaccando di proposito gente famosa, e io nell’ambiente del calcio sono un personaggio, questo è innegabile. Quindi una critica particolarmente aspra rivolta al sottoscritto può di riflesso regalare qualche ora di notorietà a chi magari vive e lavora nell’ombra da anni. Questo ho voluto sottolineare a caldo e questo ribadisco qui. Sì in mattinata ero arrivato a pensare a un attacco pretestuoso, dietro il quale si poteva celare l’intenzione di farmi fuori. Solo che poi nel pomeriggio mi sono arrivate diverse telefonate di solidarietà e pure le rassicurazioni di personaggi della Rai che hanno allontanato questi brutti pensieri».
Qualcuno che vorrebbe far fuori il Trap dalla Rai in realtà c’è. Ma nulla di “ufficiale”. Ancora la Gazzetta:
LE OFFERTE In effetti anche i nostri contatti con i vertici di Rai Sport portano ad escludere che l’incidente sia mai approdato sul tavolo dei massimi dirigenti e difatti nessun dipendente, giornalista o manager che sia, in queste ore ha rilasciato commenti al riguardo. Nemmeno ci si è ancora addentrati nei dettagli organizzativi della spedizione francese e nelle relative scelte operative. «Io però una cosa voglio sia chiara. Con la Rai ho un contratto fino all’Europeo ma se per un motivo qualsiasi i nuovi responsabili dello sport, intendessero fare dei cambiamenti, non punterei di sicuro i piedi per terra. Nella mia vita, nella mia carriera, non sono mai rimasto in carica a dispetto dei santi. Per questo ruolo di commentatore televisivo ho ricevuto diverse proposte da altri Paesi, c’è pure la Germania, tanto per dirne una. Quindi io in Francia ci vado di sicuro. Preferirei con gli azzurri per una questione di cuore, naturalmente. E molte conferme di stima e simpatia giuntemi da uomini Rai in queste ore mi hanno tranquillizzato». La classica tempesta nel bicchiere: il Trap ha salvato la panchina Rai.