Graziano Cesari: “Campionato falsato. Juventus favorita, Roma penalizzata”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Novembre 2013 - 09:56 OLTRE 6 MESI FA
Graziano Cesari Campionato falsato. Juventus favorita, Roma penalizzata (LaPresse)

Graziano Cesari Campionato falsato. Juventus favorita, Roma penalizzata (LaPresse)

ROMA – Graziano Cesari, ex arbitro di livello internazionale, dice la sua sull’operato dei fischietti italiani fino a questo momento.

“Da Chievo-Juventus a Roma-Sassuolo, passando per De Marco durante Catania-Udinese o il rigore negato a Pjanic contro il Torino e Cuadrado in Fiorentina-Napoli, ci sono già troppi elementi a disposizione per definire enorme il condizionamento dei direttori di gara sul campionato. Giacomelli, arbitro di Roma-Sassuolo, è un ripescato dell’ultima ora. Gli arbitri di A devono essere venti. Lui è ventunesimo“.

“Se Collina, designatore Uefa, vede ciò che è successo durante Torino-Roma, non farà mai arbitrare match europei ai componenti del sestetto di quel match. Il rigore su Pjanic contro il Torino era così solare che non riesco ancora a darmi una spiegazione. Ieri poi c’è un falso clamoroso. La simulazione prevede che il calciatore che simula non venga toccato, che non ci sia contatto. Rigore o non-rigore su Ljajic? Per me è rigore. E non c’era ammonizione“;  ”Abbaglio clamoroso fu quello che ha portato all’annullamento del gol di Paloschi contro la Juventus, così come lo è il gol concesso a Tevez nel derby. Ieri, Llorente è in fuorigioco, non semplice da rilevare, ma che sia giusto far correre nel dubbio deve valere sempre, per ogni partita“.

“Quando si arriva all’ultimo anno di un designatore, inevitabilmente si arriva a situazioni ambigue, c’è una guerra di potere, perché c’è già la corsa a occupare la poltrona di Braschi. E c’è un vuoto di potere. E chi ci rimette è l’arbitro. Folle aver chiuso le “frontiere”, aver impedito che gli arbitri delle categorie inferiori possano arbitrare a stagione in corso in Serie A. Una decisione di Nicchi, avallata dalla Lega di Serie A, che penalizza la crescita degli arbitri. Come se ne esce? Nel 1994 ci fu un sondaggio che coinvolse noi arbitri sull’utilità della moviola in campo. Votammo a favore. Perché un arbitro non si sentirebbe mai delegittimato, anzi, con un supporto adeguato si sentirebbe più sereno“.